Sviluppo Economico, interim a Renzi

di Barbara Weisz

Pubblicato 4 Aprile 2016
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:38

Il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, si è dimessa in seguito alle intercettazioni nell’ambito di un’inchiesta che vede coinvolto il compagno e il premier Matteo Renzi  prende personalmente l’interim del dicastero.

La vicenda riguarda un’inchiesta della Procura di Potenza che vede indagato, in un filone relativo all’impianto di Tempa Rossa in Val d’Agri (Basilicata), Gianluca Gemelli. In un’intercettazione, il ministro Guidi avverte il compagno di un emendamento inserito in Legge di Stabilità, che riguardava l’impianto in questione, e Gemelli lo riferisce immediatamente ai rappresentanti della Total (che gestisce l’impianto).

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Il ministro Guidi ha immediatamente dato le dimissioni, con un messaggio indirizzato al premier:

«caro Matteo, sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese».

Il premier ha accettato le dimissioni sottolineando:

«Guidi non ha commesso nessun tipo di reato, ha fatto una telefonata che lei per prima ha ritenuto inopportuna. Quando una telefonata inopportuna la fece il ministro Cancellieri con un altro Governo, tutti noi chiedemmo le dimissioni, che non arrivarono. Guidi è stata la prima a dare le dimissioni, in Italia qualcosa è cambiato». Per quanto riguarda il successore di Federica Guidi, si è limitato ad aggiungere: «Per ora prendo l’interim poi vedremo».

Il dibattito politico è molto acceso, il vicepresidente del M5S alla Camera, Luigi di Maio, annuncia una mozione di sfiducia per l’intero Governo, definendolo «inadeguato» perché «fa le leggi e gli emendamenti per il compagno di un ministro», il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, annuncia che il Carroccio è pronto a voltare la sfiducia. Sul fronte della maggioranza, la vicesegretaria del partito, Debora Serracchiani, non ha preoccupazionni per la tenuta del Governo, mentre il collega governatore della Puglia, Michele Emiliano, esprime preoccupazione per la vicenda. Per la minoranza del PD si esprime Roberto Speranza, che rimanda al mittente gli appelli a votare la sfiducia al Governo, definendoli «una provocazione politica».

Infine, da registrare le dimissioni dalle cariche confindustriali dell’imprenditore Gianluca Gemelli, che ha lasciato l’incarico di Commissario di Confindustria Siracusa.