Il Decreto sviluppo è legge: ok dal Senato

di Teresa Barone

Pubblicato 6 Agosto 2012
Aggiornato 21:21

I punti chiave del Decreto sviluppo approvato dal Senato e le novità per le imprese in materia di bonus fiscali, IVA, Green Economy, riforma del lavoro e occupazione.

Con il sì definitivo del Senato il Decreto sviluppo diventa legge a tutti gli effetti, sulla base del testo approvato dalla Camera nei giorni scorsi. Un’approvazione arrivata con voto di fiducia (216 voti a favore, 33 contrari e 4 astenuti), con la conversione in legge 3 agosto 2012 del decreto 83/12.

Tante le novità introdotte dalla legge, che sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale a breve e che ha come obiettivo primario la crescita del Paese, partendo dalla crescita del PIL di 80 milioni di euro fino alla nascita di nuove aziende, al potenziamento degli investimenti provenienti dall’estero e all’attivazione dell’Agenda digitale voluta dal governo Monti.

Il Decreto sviluppo arriva a pochi giorni dall’approvazione della legge sulla spending review e si snoda attraverso oltre novanta interventi che riguardano sia le imprese sia i cittadini, per i quali sarà attivato l’accesso al database inerente le spese effettuate dalla pubblica amministrazione se superiori ai 1000 euro, una iniziativa che si allinea con la volontà di monitorare gli sprechi e rendere trasparente la gestione della spesa pubblica.

!–@banner–]

Ristrutturazione e riqualificazione energetica

Tra i punti chiave del decreto legge figura il bonus fiscale che passa dal 36% al 50%, a partire dal 1° gennaio fino al 30 giugno 2013: possono usufruire delle agevolazioni con le nuove soglie di detrazione IRPEF tutti coloro che decidono di investire nella ristrutturazione di immobili. Dal 1° luglio la detrazione tornerò al 36%.

Per la riqualificazione energetica il bonus del 55% viene prorogato fino al 30 giugno 2013. Nuovi sgravi fiscali arrivano anche per le imprese ad elevato consumo energetico.

IVA

Importanti modifiche riguardano anche l’IVA, che si dovrà versare solo successivamente all’incasso dei corrispettivi e detrarre solo dopo aver pagato le fatture, mentre le imprese potranno anche usufruire di voucher volti a promuovere l’innovazione, sulla base di progetti nati in collaborazione con gli Enti di ricerca.

Misure volte a favorire l’occupazione

Il decreto Sviluppo introduce inoltre nuove tutele in materia di Made in Italy, mentre numerose sono anche le iniziative volte a favorire l’occupazione: agevolazioni con credito d’imposta per le assunzioni altamente qualificate e incentivi nell’ambito della Green Economy, con l’attivazione di contributi a favore delle imprese verdi che assumono forza lavoro giovanile, tutti interventi che rientrano nelle direttive diffuse da Confindustria.

«Il confronto costruttivo con Governo e Parlamento ha fatto sì che, durante l’iter di conversione, siano state accolte molte delle proposte di Confindustria in materia di semplificazioni, infrastrutture, efficienza energetica, edilizia. Bene anche le misure fiscali  in particolare le novità sull’IVA per cassa e sulla deducibilità delle perdite sui crediti, soprattutto in una fase di forte restrizione del credito che incide in particolare sulle PMI. Sono, invece, necessari ulteriori passi avanti sul tema degli strumenti finanziari per le imprese».

Riforma del lavoro

Il Decreto sviluppo contiene alcune modifiche relative alla riforma del lavoro: il nuovo articolo 46-bis precisa alcune regole in materia di flessibilità in entrata e ammortizzatori sociali.

Popolazioni terremotate

Per quanto concerne le misure a favore dei territori colpiti dal sisma, Abruzzo ed Emilia Romagna, il decreto prevede rispettivamente la scadenza della gestione commissariale della ricostruzione fissata al 31 agosto, e l’assegnazione di 79 milioni di euro per promuovere la ricostruzione o la messa in sicurezza dei capannoni industriali in Emilia, Veneto e Lombardia.