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Il Cloud nelle PMI italiane

di Francesca Pietroforte

Pubblicato 20 Febbraio 2013
Aggiornato 5 Febbraio 2014 11:30

Quanto e come il Cloud Computing sta influenzando le PMI? Analisi della sua rilevanza odierna sul mercato, alla luce dei servizi più diffusi.

La School of Management del Politecnico di Milano ha pubblicato il rapporto “Cloud economy, ultima chiamata”, che individua i vantaggi della Nuvola oggi più apprezzati dalle imprese fotografandone gli sviluppi di mercato, che in Italia vale 443 milioni di euro, inglobando il 2,5% di investimenti in IT e con tassi di crescita annua del 25%.

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Offerta cloud in Italia

Degli  investimenti in cloud computing, il 54% riguarda il cloud privato, in cui le aziende gestiscono le informazioni in maniera diretta. Il resto va al cloud pubblico, in cui dati e applicazioni sono gestiti dagli fornitori del servizio attraverso la rete.

Muove i primi passi sul mercato italiano anche il cloud ibrido, che consente alle aziende di distinguere cosa gestire in proprio e cosa affidare al fornitore: grazie a questa flessibilità promette di soddisfare le esigenze anche di microimprese e PMI, abbinando a data center interno i vantaggi dalla Nuvola pubblica.

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In Italia esiste anche un’offerta commerciale che si muove in questa direzione. Un esempio è CloudItalia, azienda da poco acquisita da Eutelia e con data center a Roma e Arezzo, in grado di sfruttare 14 mila kilometri di fibra ottica su tutto il territorio italiano, così da garantire spostamento e salvataggio di dati e programmi alla velocità di 40 GB al secondo.

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Pro e contro della Nuvola

Alla diffusione del cloud sta tuttavia corrispondendo un  aumento delle violazioni attraverso Internet (+35% rispetto al 2007) e  posta elettronica (+12%) e dispositivi mobili (sul 4,3% dei terminali secondo una media mensile) dei quali il 52,1% nel corso dell’anno: è quanto emerge dallo studio Osterman Research“The cloud advantage: increased security and lower costs for SMB” per Trendmicro, secondo cui è Android il sistema operativo in crescita presso le piccole e medie imprese (+7,1% rispetto al 2011) seguito da iOS su iPhone (+3,1%) e iPad (+1,9%).

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Il cloud computing consente di contro alle aziende di utilizzare server remoti – in cui salvare file e installare programmi – accessibili ovunque, anche da smartphone e tablet, con tutta una serie di vantaggi ulteriori: scalabilità dei servizi (si paga solo per quello di cui si usufruisce, in un potenziale praticamente infinito); riduzione degli investimenti a parità di offerta; maggiore adattabilità rispetto alle richieste dei clienti; sicurezza affidabilità e costante aggiornamento dei sistemi.