Reddito di Cittadinanza: a chi spetta
Il sussidio è destinato a tutte le persone che abbiano redditi (da lavoro o pensione) troppo bassi e quindi al di sotto della soglia di povertà stabilita dall’ISTAT.
L’importo standard 780 euro a persona, ma chi ha una casa di proprietà non ha diritto all’intero importo ma a questa viene detratta una quota definita “affitto imputato”, che ammonta a 380 euro.
Tra i requisiti viene richiesto di essere residenti in Italia da almeno 10 anni.
RdC: il patto per il lavoro
Per chi è abilitato al lavoro, l’erogazione del sussidio è legato ad un impegno attivo ad accettare offerte congrue proposte dai Centri per l’Impiego, dopo un percorso di riqualificazione (se necessario).
Se si rifiuta per tre volte il lavoro offerto si perde il diritto al sussidio.
Esistono delle situazioni in cui i beneficiari di Reddito di Cittadinanza sono esonerati dagli obblighi connessi alla sua fruizione, ovvero dagli obblighi di partecipazione a un percorso di inserimento lavorativo ai sensi dell’art. 4 del DL n. 4/2019. È ad esempio il caso degli stati di gravidanza, malattia e nell’ipotesi di svolgimento di tirocini da parte dei componenti del nucleo familiare.
Reddito di Cittadinanza: quanto dura
Fruibile per 18 mensilità rinnovabili se sussistono i requisiti, partirà ad aprile (richieste da marzo). Il sussidio, erogato tramite tessera elettronica, integra il reddito familiare e consente di coprire spese primarie, prevedendo bonus in casi particolari.
Come si usa la card RdC
L’importo viene erogato su una card attraverso la quale si può pagare, solo per via elettronica, esclusivamente beni di prima necessità, capi di abbigliamento o affitti immobiliari. L’importo è spendibile solo in Italia e non all’estero.
La card si può usare attraverso:
- bancomat;
- tesserino sanitario;
- apposita applicazione per smartphone.
Non è possibile:
- prelevare l’importo in contanti da uno sportello bancario;
- acquistare beni superflui come prodotti elettronici.