Comunicazione IVA 2015: scadenze di marzo

di Francesca Vinciarelli

27 Febbraio 2015 10:00

In scadenza la presentazione della Comunicazione dati IVA 2015: ecco chi riguarda l'adempimento e chi invece è esonerato.

Tempo fino a 2 marzo (il termine ordinario sarebbe il 28 febbraio, ma quest’anno cade di sabato) per inviare la Comunicazione annuale dati IVA, per via telematica tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate Entratel o Fisconline, o ricorrendo agli intermediari abilitati. Particolare attenzione deve essere prestata alla correttezza delle informazioni inserite nella comunicazione: una volta inviate non sono modificabili e per omessa o inesatta comunicazione la sanzione amministrativa prevista va da 258 euro a 2.065 euro. Si tratta dell’adempimento riassuntivo per il 2014 necessario per rispettare quanto richiesto dalle norme europee per calcolare le “risorse proprie” che ciascun Stato Membro deve versare al bilancio comunitario.

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La Comunicazione annuale dati IVA contiene i principali dati relativi all’anno 2014 riepilogativi delle operazioni imponibili, non imponibili ed esenti. Non devono invece essere riportate le informazioni su compensazioni effettuate, riporto del credito, rimborsi infrannuali, indicati esclusivamente nella Dichiarazione annuale IVA.

 Obbligo di Comunicazione

La Comunicazione annuale dati IVA deve essere presentata da tutti in titolari di partita IVA, compresi quelli che lo scorso anno non erano obbligati a eseguire le liquidazioni periodiche o che non hanno fatto operazioni imponibili.

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Esonerati dalla Comunicazione

Non sono chiamati a presentare la comunicazione:

  • i contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione annuale IVA, come gli imprenditori agricoli in regime di esonero e gli imprenditori individuali che hanno affittato l’unica azienda;
  • i contribuenti che presentano la dichiarazione annuale IVA, in forma autonoma;
  • le persone fisiche che nel 2014 non hanno superato i 25.000 euro di volume di affari;
  • i nuovi contribuenti minimi;
  • i soggetti sottoposti a procedure concorsuali;
  • gli organi e le amministrazioni dello Stato;
  • i Comuni;
  • i consorzi tra enti locali;
  • le associazioni e gli enti gestori di demani collettivi;
  • le comunità montane;
  • le Province e le Regioni:
  • gli enti pubblici che svolgono funzioni statali, previdenziali, assistenziali e sanitarie.