Guida al Business Coaching

di Roberta Bianchi

Pubblicato 27 Gennaio 2016
Aggiornato 8 Febbraio 2023 16:21

Come innescare un meccanismo virtuoso per lo sviluppo di soft skill e l'incremento delle performance individuali e di gruppo.

Di derivazione anglosassone, il Business Coaching consiste nell’offrire supporto e assistenza personale a un imprenditore o a un team di lavoro (manager e dipendenti) direttamente responsabili, anche se a livelli diversi, del successo dell’attività imprenditoriale. Chi sono i destinatari di questa particolare consulenza? Chi deve raggiungere un livello più elevato di performance, apprendimento o soddisfazione. Si può trattare di ottenere migliori o più rapidi risultati, rinnovare le linee di business, ovviare a una scarsa organizzazione, migliorare il clima aziendale o più semplicemente raggiungere un traguardo importante.

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Ai livelli più alti lo scopo è migliorare la leadership e implementare il pensiero strategico, mentre a livelli inferiori è motivare i dipendenti, aumentarne la fedeltà e lo spirito di gruppo, l’efficienza e l’operatività. Il Coaching può essere erogato in diverse forme, dalla sessione uno a uno a quelle di gruppo o aperte a più partecipanti, con durata di un solo incontro o invece persino annuale.

Può essere anche distinto per categoria di interlocutori: executive coaching (per imprenditori e top manager), corporate coaching (per l’impresa tutta) e leadership coaching (tipicamente a beneficio di team leader). Mentre le grandi imprese adottano frequentemente la pratica del coaching continuativo e aperto a tutti i dipendenti, per ragioni di budget le PMI convocano i business coach solo quando il clima lavorativo o le performance aziendali mostrano segni di peggioramento, confinando l’intervento a imprenditore e manager.

Il coaching si distingue da altre forme di assistenza personale come il mentoring (relazione “paideutica” basata sulla condivisione di esperienze tra figura senior esperta e soggetto con minore esperienza), il counseling (guida alla individuazione interiore di nuove opzioni per affrontare situazioni complesse) o il temporary management (sostituzione temporanea dell’imprenditore nella gestione completa di una azienda o di un suo ramo).

Gli elementi chiave del coaching sono tre: si basa su una relazione personale; si pone obiettivi specifici e (generalmente) misurabili focalizzandosi su azioni e risultati; valorizza e ottimizza competenze e caratteristiche personali liberando le potenzialità già date più che impartendo nuovi insegnamenti.

Gli imprenditori che scelgono di accedere ai servizi di business coaching generalmente si focalizzano sullo sviluppo di alcune principali abilità. La prima è quella comunicativa, per sviluppare una più completa consapevolezza del proprio linguaggio e rendere agevole la connessione con i propri interlocutori (ad esempio, la capacità di parlare in pubblico). La seconda riguarda marketing e vendita: si impara a migliorare l’impatto commerciale, mantenere elevato l’interesse dei target di mercato, orientare i clienti verso determinate scelte d’acquisto, ecc.

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Altre aree possono essere il pensiero strategico, la gestione dello stress, del tempo e delle relazioni. Un buon coach deve possedere caratteristiche particolari: pur condividendo un proprio vissuto di impresa, non necessariamente deve avere una esperienza specifica nel settore di attività del suo assistito. Il suo ruolo è di far emergere, grazie a un approccio positivo e un’adeguata spinta motivazionale, le migliori performance che un individuo è in grado di raggiungere, non certo di insegnare il suo mestiere! Senza dubbio essere dotato di carisma e ispirare fiducia. Individuare la persona giusta è cruciale per il buon esito del coaching. Per questo, è utile chiedere consiglio a chi ha avuto esperienze dirette e investire del tempo nell’incontro con più di un candidato, avanzando ipotesi di lavoro e valutando con cura le impressioni ricevute. Alcuni siti dove si possono ottenere informazioni strutturate sono quello della Federazione Italiana Coaching, membro dell’International Coach Federation (ICF), e quelli di due importanti organizzazioni a livello internazionale: l’International Coaching Council (ICC) e la Worldwide Association of Business Coaches (WABC). Tutti raccolgono le adesioni di coach professionisti e offrono formazione per futuri coach.