Si parla spesso della tensione presente durante un colloquio di lavoro ma la questione è analizzata il più delle volte dal punto di vista di chi deve essere giudicato, non pensando che altrettante pressioni gravano sulla testa di chi deve scegliere il talento migliore.
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Non esistono formule perfette per individuare la persona che possiede il giusto mix di professionalità, talento ed esperienza ma ognuno può trovare delle linee guida da seguire. Stan McChrystal, cofondatore e partner di McChrystal Group, per esempio, rivela di utilizzare la stessa domanda durante ogni tipo di colloquio: “cosa direbbe di te una persona a cui non piaci?”.
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La domanda il più delle volte spiazza il candidato, ma il modo in cui reagisce dice molto sulla persona che ci si ritrova davanti. La risposta richiede una certa dose di consapevolezza, onestà e coraggio. Bisogna diffidare di chi risponde mettendo in evidenza i propri pregi nonostante la domanda vada in un’altra direzione, come “mi dicono che lavoro troppo”.
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Saper rispondere in maniera diretta ed oggettiva mostra grande presenza e una consapevolezza, necessarie per svolgere il proprio lavoro al meglio, soprattutto all’interno di una squadra. Inoltre è la base per essere un leader di successo. Ciò può sembrare secondario per le posizioni non apicali, ma in realtà essere potenzialmente un leader aiuta in ogni circostanza.