Ci sono capacità necessarie nel mondo del lavoro, altre nella vita di tutti i giorni, ma spesso queste coincidono. Farsi domande su cosa possa servire per dare il meglio è sempre necessario, periodicamente, perché possono mutare le condizioni in cui ci si trova, sia per i manager che per i dipendenti.
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Mary Barra, CEO di General Motors Company, per esempio, per il 2016 punta a rafforzare i talenti presenti in azienda, consapevole del fatto che un’azienda può dirsi grande solo se lo sono le persone che vi lavorano. Secondo la Barra non è solo il reparto delle risorse umane a doversi preoccupare dello sviluppo professionale dei dipendenti, ma devono essere anche i vertici aziendali a tenere sotto controllo il loro miglioramento continuo. Grazie alla sua esperienza dichiara di sapere perfettamente a quanto possono arrivare i talenti se ben indirizzati, per questo non occuparsene sarebbe uno spreco.
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Dando la possibilità di crescere ai dipendenti essi si mostrano sempre più attaccati all’azienda perché soddisfatti della loro personale carriera. Ci si traduce in una formazione continua ma anche in sfide sempre diverse ed innovative. Diversamente un lavoro statico, sempre uguale, rischia di frustrare anche i talenti migliori.
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La Barra sostiene che tutto ciò si ottiene con uno scambio attivo e giornaliero tra manager e dipendenti, l’individuazione di obiettivi sempre nuovi e raggiungibili, e la capacità di ascoltare i propri dipendenti secondo il principio di Talk Less, Listen More.