Cose che il boss non dice

di Chiara Basciano

22 Giugno 2016 11:00

Frasi che non sentirete mai pronunciare dal capo ma che nascondo il peso che ha la relazione con i dipendenti.

C’è un’etica del lavoro che spesso irrigidisce i rapporti creando un ambiente lavorativo poco sereno. L’etica va bene, ma non deve diventare sovrastante, deve anzi servire a rispettare gli altri e a migliorare le relazioni.

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Ci sono cose che però non si possono dire mai del tutto, frasi che ogni boss tiene per sé, perché altrimenti si creerebbe un rapporto troppo intimo. Mantenere la giusta distanza invece è necessario. Per esempio è chiaro che il capo dell’azienda vuole il massimo dai propri dipendenti, ma non dirà mai frasi del tipo “voglio che tu mi dia qualcosa di cui non posso fare a meno”. Eppure è proprio questa la base di un rapporto di interdipendenza, in cui un lavoratore non può rimpiazzarne un altro, perché ha le proprie specificità che lo rendono unico.

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Altra frase che i dipendenti non sentiranno mai è “anche io non ho poteri”. Il manager infatti deve sempre dimostrare di avere il controllo delle cose, non può permettersi di vacillare. In realtà lo stesso manager è vincolato ad una serie di elementi che lo rendono disarmato, sia che si tratti di partner poco affidabili sia che si tratti della volatilità del mercato.

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Se non mi fido di te la tua professionalità non vale niente”, altra frase che sottolinea l’importanza del rapporto tra capo e dipendente. Chiaramente non può essere detta apertamente, perché rischia di minare le basi del lavoro, il giusto peso da dare al lato professionale. Ma è proprio vero: se il boss non può contare sul sui dipendente allora tutto crolla.