Nella comunicazione lineare ed efficace è importante che non ci sia alcun rumore, ma come rumore non si intende quello che comunemente viene definito come disturbo durante l’ascolto ma come qualsiasi tipo di barriera che provochi danni alla comunicazione.
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Claude Shannon e Warren Weaver hanno individuato diversi tipi di rumore di cui bisogna tener contro per evitarli e garantire così una comunicazione efficace in ambito lavorativo. Si parte dal rumore semantico, inteso come l’utilizzo di parole che possono avere interpretazioni ambivalenti. Per questo è bene scegliere con cura le parole, soprattutto nella comunicazione scritta in cui non è concesso dare spiegazioni ulteriori nell’immediato.
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Si passa poi al rumore sintattico, causato da errori di grammatica che rendono poco chiaro il discorso, come, per esempio, l’utilizzo di tempi verbali differenti. Grave danno può venire dal rumore culturale, parlando di cose culturalmente non condivise e dando per scontate alcune cose, soprattutto con dipendenti provenienti da paesi stranieri.
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Infine il rumore psicologico crea una barriera difficile da superare, infatti capita di comunicare una cosa con le parole e un’altra, opposta, con il corpo e il tono, invece il messaggio deve essere sempre chiaro, evitando di pensare ad altro quando si sta parlando di lavoro.