Smart Working: la best practice Ferrero

di Teresa Barone

21 Dicembre 2017 15:00

Cresce il progetto di Smart Working della Ferrero che coinvolge 250 dipendenti.

Si amplia il progetto Smart Working promosso dalla Ferrero, che dopo una sperimentazione che ha coinvolto un centinaio di dipendenti ha deciso di coinvolgere 350 risorse complessivamente, trovando l’approvazione delle sigle sindacali Fai, Flai, Uila.

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Una scelta che si basa sul successo del progetto pilota durato poco più di sei mesi, iniziativa che ha consentito di accumulare 12mila ore di lavoro in modalità “smart” e di risparmiare circa 5mila ore di viaggi.

Le 350 risorse potranno sperimentare il “lavoro agile” a partire dal 29 gennaio 2018. La Ferrero ha anche valutato il punto di vista dei manager a capo dei team di lavoro e degli stessi dipendenti: l’indagine interna sembra sottolineare come la possibilità di lavorare un giorno a settimana “in agilità” abbia influito positivamente sulla capacità di organizzare il proprio tempo di ciascuna risorsa, ma anche sull’autonomia gestionale e sull’autostima, favorendo nel contempo la ricerca di un buon equilibrio tra lavoro e vita privata.

«Riteniamo che offrire l’opportunità di un viaggio in meno alla settimana – si legge nella nota diffusa dall’azienda – rappresenti senza dubbio un vantaggio per tutti: in questi primi mesi sono già state risparmiate quasi 5.000 ore di viaggio: se ipotizzassimo che la circonferenza del Pianeta fosse una lunga autostrada, corrisponderebbero al tempo necessario per fare circa 15 volte il giro del mondo in auto. Le ricadute sono positive non solo in termini di tempo risparmiato e di riduzione dei costi individuali di spostamento, ma anche in termini di minor impatto ambientale». 

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