Telemarketing: entro 3 mesi al via il Registro delle Opposizioni

di Alessandro Vinciarelli

9 Novembre 2010 09:00

La controversa riforma del Telemarketing ha il suo Regolamento: entro 3 mesi, per tutelare la propria privacy sarà necessario iscriversi al Registro delle Opposizioni per dire no alle telefonate di pubblicità e offerte commerciali

Il business del Telemarketing in Italia è fiorente, monopolio di compagnie telefoniche e Pay TV, con una rete di vendita basata sul contatto telefonico per conquistare quanti più clienti possibili. Un vero e proprio attacco alla privacy degli utenti, che la nuova riforma in materia vorrebbe teoricamente arginare. Come? Con il controverso Registro delle Opposizioni, ovvero di un elenco che raccoglierà i numeri di tutti gli italiani che non intendono ricevere telefonate indesiderate.

Nello specifico si parla della disciplina del « trattamento dei dati contenuti in elenchi di abbonati, mediante l’impiego del telefono, a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale».

Dal punto di vista legislativo, dopo il decreto che ha modificato l’art. 130 del codice per la protezione dei dati personali, è stato pubblicato ora il Regolamento (Gazzetta Ufficiale del 2 novembre), in virtù del decreto del Presidente della Repubblica del 7 settembre 2010, n. 178: tempo tre mesi per organizzare il Registro, che sarà poi controllato dal Garante della Privacy.

Per il momento la soluzione tecnica è quella dell’opt out e prevede che ogni abbonato chieda autonomamente al proprio gestore di iscrivere la numerazione della quale è intestatario nel Registro delle Opposizioni. Tale richiesta potrà avvenire tramite sito web, chiamata ad un numero verde, via raccomandata, fax o posta elettronica.

La soluzione sembre dunque essere più a favore delle imprese (vige il silenzio assenso) che svolgono attività di telemarketing potendo contare su coloro che non hanno capito il meccanismo di tutela, non lo hanno saputo attuare o hanno dimenticato di farlo! Per difendere in automatico i consumatori sarebbe stato invece auspicabile ricorrere all’opt in, ossia il consenso esplicito ad essere contattato per promozioni e offerte. Una soluzione ideale per gli utenti ma molto meno per le aziende!

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