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Manovra finanziaria Monti, i correttivi su pensioni, IMU e liberalizzazioni

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 13 Dicembre 2011
Aggiornato 7 Agosto 2013 11:35

I correttivi alla manovra finanziaria del governo Monti: in primo piano riforma delle pensioni, IMU e ICI, Province, liberalizzazioni e, per le aziende, proroga per il pagamento dei debiti ad Equitalia

Riflettori puntati sui correttivi alla manovra finanziaria, studiati per addolcire il duro colpo inflitto per salvare l’Italia: pensioni, tasse, liberalizzazioni, agevolazioni alle imprese, taglio delle Province.

«Non ho alcuna intenzione di differire ulteriormente la discussione della manovra in Aula» ha dichiarato Gianfranco Fini. Dunque, basta rinvii per la discussione in Aula degli emendamenti alla manovra finanziaria del governo Monti, che non è condivisa dalla maggior parte dei cittadini, soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati, che si sentono gli unici a doversi sacrificare per il paese.

Gli emendamenti prevedono peàà correttivi “soft”, poiché risulta difficile reperire risorse economiche. «Ogni cosa a suo tempo» secondo il ministro del Welfare, Elsa Fornero, alla quale risponde il leader della Cisl, Raffaele Bonanni: «quando vedremo le modifiche, le apprezzeremo. Speriamo solo che siano congrue».

Riforma pensioni, ICI e IMU

Sul tavolo c’è una attenuazione dell’impatto della riforma delle pensioni sui lavoratori “precoci” nati nel 1952, insieme ai più attesi correttivi su ICI e IMU per la prima casa e sull’indicizzazione degli assegni pensionistici.

Per l’Imu dovrebbe essere aumentata la detrazione a 350-400 euro vincolata al reddito e alla composizione del nucleo familiare.

Sulle pensioni, invece, si potrebbero estendere solo in modo parziale (50% o 70%) le indicizzazioni alle pensioni tra 936 euro e 1.400. Inoltre per le pensioni fino a mille euro il pagamento potrà avvenire in contanti, eliminando una problematica molto sentita dalla popolazione.

Liberalizzazioni

Per le liberalizzazioni, si va verso lo slittamento al 2013, tranne quella sulle farmacie.

Si tratta di una delle novità inserite nel pacchetto di emendamenti presentato dal relatore della manovra finanziaria.

Province

Tra gli emendamenti alla manovra finanziaria compare anche l’abolizione delle Province entro il 2013.
Nello specifico, i consigli provinciali dovrebbero decadere entro il 31 marzo 2013, con una fase di transizione che ne prevede la trasformazione in enti di secondo livello, previa emanazione di una apposita legge di applicazione da emanarsi entro il 31 dicembre 2012.
Restano escluse dalla riforma le Province autonome di Trento e Bolzano.

Somme a ruolo

Un altra misura interessante sarebbe l’emendamento proposto per aiutare le aziende in crisi: una proroga fino a 72 mesi per il pagamento delle rate sulle somme iscritte a ruolo da pagare ad Equitalia.

Indennità dei parlamentari

Entro fine gennaio 2012 il Parlamento opererà le modifiche necessarie per ridurre e indennità dei parlamentari, ha spiegato il presidente della Camera Fini.

Le altre tasse della manovra

A coprire queste misure, un ulteriore aumento del bollo sul deposito titoli, un intervento sull’Ici per la Chiesa e una nuova di tassazione sui capitali scudati.

Domani pomeriggio Mario Monti sarà ascoltato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera sull’andamento dell’economia e dei mercati, mentre il voto finale della Commissione è previsto per domani entro le ore 16.