Il provvedimento dettato dall?Inps per sospendere le visite fiscali di controllo per malattia non riguarda i lavoratori statali. Lo precisa una nota diffusa dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che specifica il raggio di azione della nuova normativa dettata dalla necessità di contenere le spese anche in ambito sanitario.
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«Il provvedimento adottato dall’Inps riguarda solo le visite disposte d’ufficio (non previste per il settore pubblico), mentre l’Istituto continuerà ad effettuare le visite richieste dai datori di lavoro (i cui oneri sono a loro carico).»
La nota del Dipartimento, inoltre, ricorda la circolare 117 del 9 settembre 2011 contenente la regolamentazione per inoltrare la richiesta (in via telematica) di visita fiscale al lavoratore che si assenta dal lavoro.
«Le pubbliche amministrazioni possono chiedere le visite di controllo alle aziende sanitarie locali o all’Inps pagando il corrispettivo fatturato per ciascuna visita. Le modalità per chiedere il controllo all’Inps sono regolate dalla circolare 117 del 9 settembre 2011, che prevede l’inoltro della richiesta in via telematica. Pertanto, le pubbliche amministrazioni potranno continuare a fare domanda di visita di controllo sia alle Ausl sia all’Inps a seconda del sistema che ritengono più conveniente ed efficace.»
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Il provvedimento dell?Inps stato molto contestato soprattutto da alcune sigle sindacali (Fimmg, Cgil e Uil), che sottolineano come a rischiare la perdita del proprio impiego siano circa mille medici impegnati nell?attività di controllo su incarico dell?Istituto e su tutto il territorio nazionale.