


Il Governo ha stabilito le date per le elezioni comunali e per i referendum della prossima primavera, e ha aperto alla possibilità di votare anche fuori sede esclusivamente per i referendum.
- Per i 124 Comuni al voto, il primo turno è fissato per domenica 25 e lunedì 26 maggio, mentre i ballottaggi si svolgeranno l’8 e 9 giugno.
- Si vota su due giorni anche per il referendum, in corrispondenza con il secondo turno delle amministrative, quindi domenica 8 e lunedì 9 giugno. Le urne saranno aperte la domenica dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15.
Tutti i dettagli sono contenuti nel decreto legge sulle consultazioni elettorali e referendarie approvato in Consiglio dei Ministri il 13 marzo.
Il voto per le amministrative
Come detto sono 124 le amministrazioni in cui si rinnova il consiglio comunale e si elegge il sindaco. Fra gli altri, Genova, Ravenna e Matera. Il sistema elettorale, lo ricordiamo, prevede l’elezione diretta del sindaco al primo turno se ottiene almeno il 50% dei voti, in caso contrario vanno al ballottaggio i due candidati più votati.
I 5 referendum
Sono cinque i quesiti referendari su cui gli italiani sono chiamati ad esprimersi. Quattro riguardano il Jobs Act e sono stati promossi dalla Cgil. Riguardano il contratto a tutele crescenti, l’indennizzo per i dipendenti licenziati nelle aziende sotto i 15 dipendenti, le causali sui contratti a termine e la responsabilità solidale negli infortuni sul lavoro. Il quinto quesito riguarda invece il dimezzamento il dimezzamento a cinque anni di residenza per chiedere la cittadinanza italiana.
=> Due referendum per cambiare le regole sui licenziamenti
Il voto fuori sede
Per quanto riguarda i cittadini che vivono lontani dal Comune di residenza è stato riproposto l’esperimento già previsto con le scorse elezioni europee, concedendo la possibilità di votare anche da un Comune diverso da quello di residenza, ma esclusivamente per i referendum. Coloro che eserciteranno questa opzione non potranno quindi votare per le amministrative.