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Coronavirus: come funziona la pillola anti Covid Merck

di Noemi Ricci

Pubblicato 11 Ottobre 2021
Aggiornato 28 Gennaio 2022 20:21

Chiesta autorizzazione per la prima pillola anti Covid Merck: come funziona, quanto è sicura, quanto costa e quando arriverà in Italia.

Presentata domanda di autorizzazione all’uso del trattamento antivirale orale per Covid-19: la casa farmaceutica statunitense Merck  ha dunque formalmente richiesto all’FDA di poter utilizzare la prima prima pillola anti Covid per il trattamento della malattia da lieve a moderata, negli Stai Uniti,  per gli adulti a rischio di progressione verso forme gravi e ricovero. Dunque, si inizia finalmente a parlare anche di cure specifiche per i casi di Coronavirus, dopo una prima fase in cui le misure anti-Covid si sono concentrate sulla prevenzione e l’individuazione tempestiva di casi di contagio, dando vita ad un’estesa campagna vaccinale contro il Sars-CoV-2 e rendendo più accessibili i tamponi, antigenici (rapidi) e molecolari.

Ad oggi abbiamo disponibili vaccini e anticorpi monoclonali ma mancano ancora antivirali. Ecco perché molte attese sono riposte nel colosso farmaceutico statunitense, che con la pillola anti Covid mira a ridurre i casi di ospedalizzazione e/o morte da Coronavirus del circa 50%. Vediamo di cosa si tratta, come funziona la pillola anti Covid Merck, come si somministra, quanto è sicura, quanto costa e quando potrebbe arrivare in Italia.

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Pillola anti Covid Merck: come funziona

La pillola anti Covid per la quale Merck chiederà il prima possibile l’autorizzazione di emergenza all’ente regolatorio statunitense Food and Drug Administration sarebbe in grado, secondo i test clinici condotti dal colosso farmaceutico di ridurre il rischio di ricoveri e decessi quando somministrato a persone ad alto rischio nelle fasi iniziali dell’infezione.

Si tratta di un farmaco da prendere per via orale. Ciò significa che l’antivirale molnupiravir di Merck & Co, la cosiddetta “pillola Merck”, una volta che l’azienda sarà autorizzata a commercializzarlo, consentirà a chiunque di proteggersi da gli effetti più nocivi del Coronavirus, in caso di contagio. Basterà prendere la pillola anti-Covid Merk per bocca, sotto controllo medico ma stando a casa propria, per cinque giorni, quattro comprese, due volte al giorno.

Il farmaco, afferma la casa farmaceutica, garantisce la massima efficacia se somministrato entro cinque giorni dalla comparsa dei sintomi.

Pillola anti Covid Merck: è sicura ed efficace?

Il principio attivo della pillola anti-Covid è il molnupiravir sul quale in realtà i ricercatori della Emory University di Atlanta (USA) lavorano dal 2013, dopo averlo scoperto e ritenuto un farmaco potenzialmente molto efficace nella terapia anti-influenzale ad ampio spettro. Con la pandemia gli studi si sono concentrati sugli effetti benefici della somministrazione del molnupiravir a coloro che vengono contagiati dal Sars-CoV-2. Gli studi condotti da Merck & Co finora hanno dato risultati incoraggianti, la pillola anti-Covid, infatti:

  • in fase pre-clinica ha bloccato in 24 ore la trasmissione di Sars-Cov-2 nei furetti;
  • in uno studio di fase III condotto su 750 persone ha dimezzato il rischio di ricoveri e decessi in persone ad alto rischio e che presentavano Covid-19 in forma lieve o moderata, se somministrato nelle fasi iniziali dell’infezione.

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Pillola Merck e vaccini anti Covid: le differenze

A differenza dei vaccini anti-Covid, la pillola Merck non va ad agire sulla proteina spike del virus, altamente mutagena, ma contro la polimerasi virale, un enzima utilizzato dal Coronavirus per replicarsi all’interno dell’organismo. Il farmaco sembra essere in grado di introdurre errori nel codice genetico (RNA) del virus (non solo il Sars-CoV-2 ma anche altri virus influenzali), inibendone la replicazione, senza necessità di attivare il nostro sistema immunitario.

Tutto questo dovrebbe garantire, almeno sulla carta, piena efficacia della pillola Merck anche in caso di varianti. Per quanto riguarda la domanda se la pillola anti-Covid è sicura, al momento sembra avere un profilo di sicurezza buono, non essendo state notate particolari controindicazioni, tanto da poter essere somministrata senza bisogno di ospedalizzazione e/o di una vigile sorveglianza medica. La speranza è che cure come la pillola di Merck possano rappresentare un punto di svolta nella lotta al Coronavirus.

Pillola anti-Covid Merck: quanto costa?

Negli USA, il trattamento costerà 700 dollari per ogni ciclo di terapie. Il Governo statunitense sembra si sia già impegnato ad acquistare dalla Merck 1,7 milioni di trattamenti, per un totale di 1,2 miliardi di dollari, una volta che la FDA statunitense autorizzerà il farmaco.

La Merck sembra abbia inoltre stretto accordi con alcune aziende indiane per la distribuzione a basso costo del farmaco e degli accordi di licenza volontaria e non esclusiva con produttori di farmaci generici per accelerare la disponibilità della pasticca in oltre 100 Paesi del Mondo a basso o medio reddito, sempre condizionati a un’autorizzazione regolatoria.

In generale la casa farmaceutica ha fatto sapere che adotterà una politica differenziata dei prezzi basata sui criteri di reddito della Banca Mondiale.

Pillola anti-Covid Merck: quando arriverà in Italia?

Merck & Co, conosciuta come MSD al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, ha iniziato la produzione di molnupiravir assumendosi interamente il rischio, con l’intenzione di produrre 10 milioni di dosi entro la fine del 2021 e un numero ancora maggiore nel 2022.

Matteo Bassetti ha reso noto che l’ospedale San Martino di Genova, dove lavora come direttore della clinica di malattie infettive, è stato il primo e unico centro italiano che ha arruolato un paziente nello studio. “A breve avremo quindi una nuova opportunità per trattare a casa i pazienti con il Covid”, ha dichiarato.

Dunque, potrebbe davvero essere il primo farmaco antivirale orale per il trattamento della malattia causata dal coronavirus Sars-CoV-2, sottolineano le due aziende Merck e Ridgeback Biotherapeutics, con cui è stato sviluppato il farmaco, impegnate con le agenzie regolatorie di tutto il mondo per ottenere l’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco nei prossimi mesi.