Metalmeccanici in crisi: la metà in cassa integrazione

di Teresa Barone

2 Maggio 2025 09:28

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Aumenta il ricorso alla cassa integrazione nel settore metalmeccanico: il 49,2% dei lavoratori attualmente in forza è coinvolto in situazioni di crisi.

Sono 1,5 milioni i lavoratori del settore metalmeccanico in Italia, comparto che nell’ultimo anno ha visto la produzione industriale calare del 3,8% rispetto al 2023, mentre aumenta il ricorso alla cassa integrazione.

Secondo i dati del report “Il lavoro metalmeccanico tra dazi e tavoli al MIMIT”, a cura di Fiom-Cgil, negli ultimi 5 anni il numero di posti di lavoro persi nel settore è pari a 13.571. Sono 19.364 gli addetti attualmente coinvolti in situazioni di crisi, quindi dichiarati esuberi, e/o in ammortizzatori sociali, in pratica il 49,2% dei lavoratori attualmente in forza nel settore.

Per quanto riguarda i tavoli di crisi aperti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per le aziende dello stesso comparto, invece, nel 2024 sono stati 45, tra cui ex Ilva, Whirlpool e Jabil. Solo il 15%, tuttavia, ha condotto ad accordi concreti, mentre nella maggioranza dei casi si ha avuto una proroga della cassa integrazione.

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Tra le proposte avanzate da Fiom compaiono nuovi strumenti per la continuità occupazionale, la garanzia salariale e la formazione delle competenze, anche attraverso una ricognizione degli ammortizzatori sociali per delineare un nuovo strumento pluriennale che preveda piani industriali, occupazionali e formativi contrattati, da verificare a cadenza trimestrale.