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Pensione precoci 2024: le ultime novità sulla Quota 41

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 20 Ottobre 2023
Aggiornato 7 Novembre 2023 10:05

Ultime novità 2024 per la pensione dei lavoratori precoci in attesa di una Riforma Pensioni che potrebbe potenziarla in termini di beneficiari e scadenze.

In attesa di novità nell’ambito della riforma previdenziale, per la pensione Precoci con Quota 41 la normativa resta invariata e consente di andare in pensione anticipata rispetto ai requisiti Fornero utilizzando due finestre temporali se si maturano i requisiti entro l’anno: il 1° marzo ed il 30 novembre. Vediamo come.

Pensioni precoci: le ultime novità 2024

Per prima cosa, è bene ricordare che l’unica potenziale novità della riforma pensioni in via di discussione, potrebbe essere l’estensione della platea dei precoci beneficiari ai nuovi addetti ai lavori gravosi che sono stati individuati ai fini della pensione con APE Sociale, mentre non sembrano esserci possibilità concrete di una “Quota 41 per tutti”

Quota 41: requisiti pensione precoci 2024

I lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, se hanno anche almeno 12 mesi di contributi effettivi versati prima dei 19 anni di età, acquisiscono lo status di “precoci” e possono accedere alla Quota 41, cioè possono andare in pensione a qualunque età se hanno 41 anni di contributi (questo, almeno fino al 31 dicembre 2026, visto che fino a quella data è previsto il blocco degli scatti) e rientrano in una delle quattro categorie di lavoratori ammesse alla pensione precoci:

  1. disoccupati dopo tre mesi dalla NASpI o altra indennità spettante (questo requisito, non è stato eliminato dalla Legge di Bilancio 2022);
  2.  caregiver da almeno 6 mesi di coniuge o parente di primo grado convivente, con handicap grave (Legge 194);
  3. invalidi civili con almeno il 74% di riduzione della capacità lavorativa accertata;
  4. addetti a lavori usuranti o gravosi (specificate dalla legge 67/2011 e dalla Manovra 2017) per almeno 7 anni negli ultimi 10 di attività.

Mansioni gravose per la Quota 41 dei Precoci

Sul quarto gruppo di gravosi si innesca la potenziale estensione della platea dei beneficiari: al momento non è stata però prevista nella Legge di Bilancio.

L’elaborazione del nuovo elenco di mansioni gravose, in parte adottato ai fini dell’ampliamento della platea dei beneficiari dell’APE Sociale 2022, non è stato previsto per la pensione con Quota 41 dei precoci, il cui elenco di riferimento è rimasto quello contenuto nell’allegato E della legge 232/2016.

=> Pensione precoci, requisiti e decorrenza: quali novità

Pensione per lavoratori precoci: a chi spetta la Certificazione INPS

Un apposito servizio INPS permette di ottenere la certificazione della validità ai fini pensionistici dei dodici mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età per i lavoratori che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2026, 41 anni di contribuzione.

La prestazione economica erogata a domanda è rivolta ai lavoratori iscritti all’AGO e alle sue forme sostitutive o esclusive, con anzianità contributiva a fine 1995 e 12 mesi di versamenti effettivi antecedenti al compimento dei 19 anni di età, ma solo se si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • disoccupazione dopo cessazione per licenziamento (anche collettivo), dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7, legge 604/ 1966, dopo la conclusione della prestazione di disoccupazione da tre mesi;
  • invalidità superiore o uguale al 74% accertata dalle commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile;
  • in assistenza da sei mesi (come caregiver familairi) di coniuge o parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi della Legge 104, oppure un parente o affine di secondo grado convivente nel caso in cui i suoi genitori o il coniuge abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti, deceduti o mancanti;
  • abbiano svolto attività faticose e usuranti ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67 (di cui al decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 19 maggio 1999, addetti alla linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo);
  • nelle categorie di dipendenti che hanno svolto attività lavorativa gravosa per almeno sette anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa, ovvero, per almeno sei anni negli ultimi sette anni di attività lavorativa:
    • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
    • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
    • conciatori di pelli e di pellicce;
    • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
    • conduttori di mezzi pesanti e camion;
    • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
    • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
    • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
    • facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
    • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
    • operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
    • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
    • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
    • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del d.lgs.67/2011;
    • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

Pensione anticipata precoci: quando fare domanda

Per la pensione agevolata riservata ai lavoratori precoci, si deve inoltrare ogni anno la domanda di pensione precoci, per il riconoscimento del diritto. La scadenza principale è quella del 1° marzo, mentre eventuali domande tardive possono essere accettate se inviate entro il 30 novembre. Tuttavia, in questo secondo caso, sono prese in considerazione soltanto se rimangono risorse finanziarie per metterle in liquidazione.

E’ dunque necessario attendere una risposta in questo senso dall’INPS, che deve pervenire entro il 31 dicembre, così da permettere l’inoltro della domanda di pensione vera e propria.

=> Pensione Precoci: scadenza domande e requisiti per la Quota 41

Decorrenza pensione precoci

Il requisito contributivo dei 41 anni, necessario ai lavoratori precoci per accedere alla pensione anticipata loro riservata, si può essere perfezionare anche tramite il cumulo gratuito dei periodi assicurativi (legge 24 dicembre 2012, n. 228). Tuttavia, per chi esercita questo diritto, è differente la decorrenza della pensione precoci.

Di seguito il dettaglio:

  • la decorrenza della pensione per i precoci che perfezionano i requisiti dal 1° gennaio scatta dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti;
  • la decorrenza pensione per i lavoratori precoci che cumulano i periodi scatta il primo giorno del mese successivo all’apertura della relativa finestra.