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I nuovi lavori gravosi: quali sono e a quali pensioni accedono

di Redazione PMI.it

Nuove attività in elenco gravosi con diritto all'APE Sociale nel 2022, compresi artigiani, operai specializzati e agricoltori: il nodo pensione precoci.

La pensione anticipata APE Sociale non viene soltanto prorogata per il 2022 ma anche ampliata, allargando la platea dei beneficiari, in particolare addetti a mansioni gravose, il cui elenco è stato esteso dalla Legge di Bilancio 2022. Al momento, sono 15 le categorie di attività ricomprese tra i lavori gravosi, mentre dal prossimo anno, almeno ai fini dell’anticipo pensionistico a carico dello Stato, se ne incamerano altre 23. Vediamo dunque come cambia il lavoro gravoso e su quali formule per la pensione anticipata impatta la nuova riclassificazione.

Nuovi lavori gravosi per APE Social

Nei nuovi lavori gravosi con diritto all’APE Sociale rientrano tutte le attività di artigiani, operai specializzati e agricoltori, una serie di professioni sanitarie, gli insegnanti elementari (che si aggiungono a quelli di scuola primaria), gli estetisti. Eccoli nel dettaglio, comprensivo di classificazione ISTAT:

  • 2.6.4. professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate;
  • 3.2.1. tecnici della salute;
  • 4.3.1.2 addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
  • 5.3.1.1. professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
  • 5.4.3 operatori della cura estetica;
  • 5.4.4. professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati;
  • 6 artigiani, operai specializzati agricoltori;
  • 7.1.1 conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • 7.1.2 operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • 7.1.3 conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
  • 7.1.4 conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • 7.1.5 operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
  • 7.1.6 conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • 7.1.8.1 conduttori di mulini e impastatrici;
  • 7.1.8.2 conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • 7.2 operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
  • 7.3 operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • 7.4 conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • 8.1.3 personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • 8.1.4 personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • 8.1.5.2 portantini e professioni assimilate;
  • 8.3 professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
  • 8.4 professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.

Precedenti lavori gravosi

Si aggiungono alle precedenti 15 categorie di lavori gravosi:

  • addetti alla concia di pelli e pellicce;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • addetti spostamento merci e/o facchini;
  • conducenti di camion o mezzi pesanti in genere;
  • conducenti treni e personale viaggiante in genere;
  • guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni;
  • infermieri o ostetriche che operano su turni;
  • maestre/i di asilo nido e scuola dell’infanzia;
  • operai edili o manutentori di edifici;
  • operatori ecologici e tutti coloro che si occupano di separare o raccogliere rifiuti;
  • chi cura, per professione, persone non autosufficienti.
  • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
  • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
  • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del d.lgs.67/2011;
  • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

In alcuni casi le categorie si sovrappongono, come nel caso degli operai agricoli, in altri si è scelto di allargare il perimetro di professioni già presenti, come quelle sanitarie e degli insegnanti. Vengono infine inserite nuove figure, come gli operai specializzati e i conduttori di mezzi e macchinari.

Effetti sulle pensioni

In base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio, che proroga e potenzia l’anticipo pensionistico a carico dello Stato, le 23 nuove categorie di lavori gravosi rientrano di diritto tra quelle che possono essere svolte dagli aspiranti beneficiari di questa formula di uscita flessibile dal mondo del lavoro, che al momento è prevista fino al 31 dicembre 2022. Quindi, per quanto riguarda l’APE Sociale, anche tutti gli addetti alle nuove mansioni gravose – se hanno svolto tali attività per almeno sei anni negli ultimi sette oppure sette anni negli ultimi dieci – dal 1° gennaio 2022 potranno andare in pensione a 63 anni se hanno maturato 36 anni di contributi.

Il caso Precoci

Gli addetti a mansioni gravose, in via generale, possono aver diritto anche alla pensione anticipata precoci con 41 anni di contributi. In base alla formulazione della norma in Manovra 2022, tuttavia, non sembra che l’estensione valga anche per questa forma di uscita flessibile. Il nuovo elenco, infatti, almeno da quando si evince dalla lettura della ddl di Bilancio, non si integra nell’allegato D della legge 132/2016, che elenca invece le mansioni gravose con diritto alla pensione precoci, nei quali sono ricompresi invece le 15 categorie sopra indicate.

Si attendono su questo punto chiarimenti di Governo, anche se la formulazione letterale fa ritenere che le nuove categorie di lavori gravosi rilevino esclusivamente ai fini del diritto all’APE Social 2022, e non anche per la pensione anticipata con 41 anni di contributi.