Discrezione, controllo, compostezza: tre qualità che non devono mancare in un capo che si rispetti, soprattutto se ha a che fare con numerosi dipendenti e collaboratori pronti a tutto per entrare nelle sue grazie ma anche a criticare il suo operato.
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Ci sono numerosi argomenti che un boss non dovrebbe mai affrontare con i suoi subordinati, comprese alcune confessioni in particolare che sarebbe meglio tenere per se anche al fine di non compromettere la propria immagine di integrità e autorevolezza.
Se si parla di compensi, ad esempio, mai rivelare ai propri dipendenti l’ammontare del proprio stipendio o il contenuto del conto in banca. Un atteggiamento poco professionale che rischia di compromettere la stessa leadership.
Da evitare, inoltre, sono anche tutte quelle informazioni che rientrano nella sfera del “gossip“, notizie sul privato dei colleghi di lavoro che, se rivelate, potrebbero ledere la stessa privacy.
Da tenere per se sono anche i dettagli particolarmente intimi della propria vita privata, così come il proprio pensiero politico e religioso, evitando di far ricadere sui dipendenti tutte le ansie e preoccupazioni personali che, se condivise, mettono inevitabilmente a rischio la propria autorità.
Il perfetto boss non dovrebbe lodare la sua ex azienda davanti al suo team, evitando di raccontare troppi dettagli sugli ex colleghi. Analogamente, mai informare i dipendenti sui problemi e le decisioni che concernono gli altri uffici e comparti aziendali, assicurandosi che non si verifichino fughe di informazioni soprattutto se sono stati annunciati tagli e licenziamenti.
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La leadership del capo è in pericolo anche se quest’ultimo critica i suoi diretti superiori e le strategie aziendali: nessuno rispetterebbe un capo che cerca di sottrarsi alle sue responsabilità.