Il segreto per far diventare produttivo un team di lavoro è renderlo autonomo. Più che indire continue riunioni, impostare linee guida rigide e supervisionare in modo ancora più inflessibile è meglio favorire l’autogestione.
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Questo pensiero è alla base di una teoria che vede il team leader fautore della libertà e dell’indipendenza della sua squadra, “assemblata” in modo da essere autosufficiente quasi a trecentosessanta gradi.
Favorire le deleghe riducendo all’osso le direttive, quindi, ma anche limitare le richieste e potenziando le domane sforzandosi di porre i quesiti adeguati per verificare le potenzialità dei propri collaboratori, e fare in modo che la squadra operi autonomamente ma sempre in linea con gli obiettivi comuni da raggiungere.
Quanto tempo potrebbe occorrere per realizzare questo progetto? Quali sono i primi passi da compiere? Che cosa può andare storto?
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Ecco alcune domande utili per sondare il terreno e valutare i membri del team. Una strategia che dovrebbe tuttavia essere affiancata dall’invio di feedback periodici successivi a indagini mensili volte non solo a verificare il corretto svolgimento di un progetto, ma anche a raccogliere eventuali suggerimenti, critiche e nuove idee.