Collaborare per migliorare

di Chiara Basciano

15 Ottobre 2014 11:00

Piace il lavoro di squadra ma i dirigenti dovrebbero fare di più per il team

Addio alla rivalità tra colleghi, la prospettiva del lavoro cambia, in favore di un approccio basato sulla cooperazione, almeno stando all’ultimo sondaggio effettuato da Randstad.

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Secondo i dati la maggior parte dei lavoratori considera migliore un lavoro svolto in collaborazione con i colleghi, nel dettaglio il 69% degli intervistati si ritiene più soddisfatto e produttivo quando lavora in gruppo. Certamente la tecnologia aiuta a sviluppare questo modo di lavorare, mettendo in comunicazione continua i colleghi, anche se fisicamente lontani. La condivisione continua dei dati in tempo reale infatti velocizza il lavoro e lo rende più facile da svolgere, anche se in Italia il 78% preferisce in ogni caso il confronto in carne ed ossa.

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Rimane però un nodo da sciogliere in questo panorama che appare ottimale, vale a dire il ruolo del dirigente. L’81% infatti giudica insufficienti le energie messe in campo dal “capo” per la costruzione di un team, secondo i lavoratori dovrebbe impiegare più risorse e più tempo al lavoro di squadra, creando gruppi disomogenei, capaci di esaltare le individualità di ognuno per arricchirsi a vicenda.

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Infatti la maggior parte degli intervistati non considera l’approccio collaborativo innato, ma pensa che vada sviluppato grazie ad un occhio esterno che sappia gestire le peculiarità di ogni partecipante, e che possa essere acquisito grazie all’esperienza diretta e al tempo.