Con la crisi tutte le aziende hanno dovuto fare dei tagli, ma non tutte si sono comportate nello stesso modo. Tra aggiustamenti di tiro e bilanci finali le aziende che hanno tagliato sul marketing hanno dovuto rivedere il loro piano d’azione, mentre quelle che hanno cambiato prospettiva puntando sul marketing come possibilità di rilancio si sono trovate in vantaggio.
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Tratta l’argomento Pablo Turletti, CEO e Managing Partner del Roi Marketing Institute di Lucerna, puntando l’attenzione sul nuovo modo di intendere il marketing. Se dapprima infatti veniva considerato un costo adesso è visto come un investimento.
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In particolare il ROI marketing ha aiutato a sviluppare questo nuovo punto di vista, come Turletti sottolinea «E’ nato così il ROI Marketing una pratica grazie alla quale il marketing non si concentra più solo sulla comunicazione di messaggi alla ricerca di inviti all’azione, ma anche sulla misurazione del suo impatto sulla linea di fondo del business. In questo modo l’azienda è in grado di valutare le sue reali entrate di cassa (al contrario delle “valutazioni” tipiche dei progetti di comunicazione)».
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Per questo il ruolo del marketing manager è cambiato diventando più forte nonostante la crisi, allargando le prospettive e costruendo progetti qualitativamente e quantitativamente quantificabili.