Da un lato un lieve miglioramento delle condizioni economiche, dall’altro l’abbattimento dei costi, stanno aiutando una maggiore diffusione di Internet of Things. Sempre più aziende si dichiarano propense ad adottare soluzione di connessione globale, pur andandoci piano con gli investimenti e registrandosi una tendenza generale ad aspettare i risultati di chi già ha adottato tali soluzioni.
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Per esempio ABI Research evidenzia che che entro il 2018 le aziende introdurranno nei luoghi di lavoro oltre 13 milioni di dispositivi per il tracking dello stato di salute e del fitness. Inoltre gli esperti Verizon prevedono che entro il 2025 le aziende valuteranno dove investire e aprire nuove attività considerando attentamente le potenzialità offerte dalle smart city, per l’impatto su costi operativi e disponibilità di talenti. Sempre Verizon ha analizzato l’impatto di IoT sui diversi settori, rilevando una notevole crescita del volume di affari. Nel dettaglio, per citare solo i primi tre, del 204% nel manifatturiero, del 128% in finanza ed assicurazione, del 120% in media ed intrattenimento.
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Mark Bartolomeo, Vice President IoT Connected Solutions di Verizon spiega che «La continua diffusione della tecnologia machine-to-machine e la presenza di milioni di endpoint connessi cambieranno il nostro modo di guardare alla cybersicurezza e alla privacy. Il nostro ruolo è quello di aiutare i decision maker ad affrontare le complessità, ad esempio la sicurezza, incoraggiando un atteggiamento più proattivo allo scopo di creare valore per le aziende e riducendo nel contempo i rischi potenziali».