L’attività fisica praticata con costanza giova ai manager, che tengono lontano stress, depressione e attacchi di panico. Al contrario, i dirigenti poco inclini a praticare sport rischiano di soffrire di questi disagi in misura maggiore, con pesanti ripercussioni per la salute.
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Sono indicazioni che emergono dall’indagine realizzata da BPSec e condotta su un campione di cento AD, direttori generali e quadri, promossa in occasione dell’uscita del volume scritto da Daniele Barbone “Runner si diventa. Dall’ufficio al deserto”.
Secondo la ricerca, il 41% dei manager che si dedica all’attività fisica (fino a tre volte a settimana) mostra performance migliori anche sul lavoro, mentre per il 43% degli intervistati lo sport è in grado di potenziare lo spirito di competizione. Per il 36% l’esercizio fisico incrementa anche la fiducia in se stessi.
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Dando uno sguardo alle attività sportive che i manager praticano più volentieri, al primo posto figura la corsa seguita dal fitness e dal trekking. E ancora, canoa e barca a vela, golf, karate, paracadutismo e il parapendio, hockey e kitesurfing.