Si sente tanto parlare di sicurezza informatica e con la crescente digitalizzazione diventa sempre più necessario conoscerne i diversi lati. I manager non possono più permettersi di delegare il lato tecnologico al comparto IT ma devono lavorare in sinergia con esso. Per questo è bene che conoscano le parole chiave riguardanti il mondo del cyber crime.
Per questo Verizon ha stilato una lista esaustiva di nomi relativi ai crimini informatici. Ne riportiamo alcuni. Detection deficit: il deficit di rilevamento è il tempo che intercorre tra una violazione e la sua scoperta. Malware: termine generico che indica diverse forme di software malevoli progettati per danneggiare intenzionalmente un sistema o accedervi senza che amministratori o proprietari ne siano consapevoli. Crimeware: malware che punta al controllo dei sistemi per condurre attività illegali. RAM-scraping malware: Memory-scraping malware utilizzato dagli hacker per accedere a dati sensibili non raggiungibili con altre metodologie di attacco.
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Keylogger malware: malware che si installa da browser nel corso di una navigazione in rete o quando si scarica un software. Una volta attivo il software registra quanto digitato dall’utente, come login o indirizzi email, e trasmette a un remote service le informazioni raccolte. Exploit kit: attacco informatico pre-packaged, utilizzabile anche da chi ha poca esperienza nel cybercrime. Varia in complessità e nel genere di vulnerabilità che attacca, ma la caratteristica che lo contraddistingue è la facilità di implementazione. Hacker alle prime armi in genere adottano questo genere di minaccia grazie a interfacce user-friendly che rendono più facile indirizzare l’attacco e gestirlo.