Costruire una valida immagine web, curarla e affidarsi ai migliori social manager, tutto questo è necessario per ogni tipo di azienda. Eppure a volte bastano poche ore per capovolgere la situazione. Quando la realtà irrompe nel web e ne sovverte le regole.
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Il caso Honda, per esempio, è illuminante su quanto sia precaria la reputazione on line. Dopo la finale del MotoGP a Valencia infatti il comportamento di Marquez è stato immediatamente associato alla Honda creando una ricaduta negativa sul brand. La simpatia di cui gode Valentino Rossi ha creato subito una trincea che lo protegge e dà addosso al rivale.
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Secondo quanto calcolato da Reputation Manager, istituto italiano di analisi e misurazione della reputazione online, l’89% dei contenuti on line sul marchio Honda è negativo. L’attacco si è principalmente sviluppato sui social media facebook e Twitter, dimostrando il loro potere.
Andrea Barchiesi, CEO di Reputation Manager evidenzia la precarietà della reputazione web «Quanto avvenuto negli ultimi giorni rappresenta solo lo 0,6% dei contenuti totali presenti in rete riferibili a Honda, ma l’inversione del sentiment ci dimostra con chiarezza quanto un evento in poche ore possa incidere negativamente su una solida reputazione». In una situazione del genere poco resta da fare ai social manager Honda, se non accusare il colpo e lavorare per andare avanti.