Comunicazione: diretti si, scortesi no

di Teresa Barone

19 Novembre 2015 09:00

Come ottenere rispetto e comunicare in modo chiaro senza peccare di dispotismo.

La comunicazione in ambito professionale, soprattutto tra datore di lavoro, manager e dipendenti, per essere efficace deve obbligatoriamente basarsi su alcuni requisiti: chiarezza, e sintesi in primo luogo.

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Spesso, tuttavia, il limite tra franchezza e arroganza è molto sottile: come si può essere diretti senza essere percepiti come scortesi?

Prima di attaccare verbalmente, ad esempio, è sempre doveroso informarsi al meglio sui fatti e avere ben chiaro cosa dire, anche se si pensa di essere nel giusto e si è chiamati a segnalare comportamenti o condotte inappropriate.

Fondamentale, inoltre, è capire la differenza tra il criticare la persona e il disapprovare un’idea o un comportamento: spesso, infatti, si tende a condannare l’autore senza rendersi conto che anche il migliore dei collaboratori può sbagliare.

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Infine, è bene ricordarsi che per mostrarsi autorevoli, ottenendo fiducia e rispetto, non è necessario diventare eccessivamente autoritari e despoti.