Passione, integrità morale, capacità di ispirare gli altri e di prendersi le proprie responsabilità: sono qualità proprie dei leader e, spesso, datori di lavoro e dirigenti cercano queste doti nei talenti ritenuti più efficienti per individuare i dipendenti da promuovere e ai quali affidare incarichi di responsabilità.
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Avere doti da leader non significa, tuttavia, essere in grado di trasformarsi in leader completi in modo automatico e senza dover passare attraverso percorsi di formazione, affiancando un Mentore e osservando come si guida al meglio un team di lavoro.
Per insegnare la leadership, o meglio, allenare alla leadership, è innanzitutto fondamentale scegliere le persone giuste, basandosi non solo sui tratti della personalità ma anche sull’esperienza e il rendimento all’interno dell’azienda, evitando di compiere scelte sulla base di favoritismi ma basarsi esclusivamente sulle qualifiche di un candidato.
Costruire e potenziare le capacità di ascolto dei potenziali nuovi leader, inoltre, è determinante per fare in modo che chi guiderà il team di lavoro in futuro sappia prendere sempre in considerazione le opinioni dei suoi collaboratori anche nel momento in cui entra in gioco il processo decisionale.
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Molto importante, infine, è verificare le reali motivazioni che si celano dietro ciascun potenziale leader di domani, diffidando da coloro che sono esclusivamente interessati al comando ma sono privi di passione e rispetto per gli altri.