Anche se si ha ben chiaro il messaggio da condividere, spesso al termine di una riunione ci si domanda se i partecipanti hanno realmente percepito e compreso i contenuti espressi.
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Una conseguenza della generale mancanza di attenzione che spesso caratterizza la partecipazione a un meeting, influenzando negativamente l’esperienza di chi ascolta e di chi è chiamato a veicolare concetti importanti.
Prendere il controllo della situazione – ed evitare la spiacevole sensazione di aver parlato inutilmente – significa innanzitutto prepararsi a dovere inviando un ordine del giorno in anticipo, facendo in modo chi prende parte alla riunione sia consapevole dell’importanza degli argomenti segnalati che richiedono la massima attenzione.
Osservare il linguaggio del corpo degli interlocutori è altrettanto indispensabile, captando segnali che indicano un calo dell’attenzione: stare seduti con le braccia incrociate, guardare il proprio telefono, scuotere un oggetto che si ha in mano.
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Un meeting di breve durata, spesso, si rivela maggiormente efficace di una riunione che si protrae troppo a lungo: cercare di concentrare tutte le tematiche da affrontare entro sessanta minuti può rappresentare la soluzione ideale per essere ascoltati (e ricordati) pienamente.