Se è vero che sono in molti a lavorare meglio sotto la pressione del tempo che stringe è pur vero che fare le cose in fretta non aiuta a gestire il lavoro in maniera professionale. Per questo si spreca molto fiato sul time management.
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Per un manager la gestione del tempo è un nodo dolente, no solo per i mille impegni quotidiani ma anche perché dalla sua organizzazione dipende quella dell’intera azienda. Per non dare il cattivo esempio e portare i lavoratori a svolgere i loro compiti nel modo giusto bisogna lavorare su alcuni passaggi. Tra i primi vi è la comunicazione, riuscire a comunicare in maniera diretta e precisa infatti aiuta a non perdere tempo in inutili mail o in incomprensioni dannose.
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Sviluppare un piano di lavoro mensile dà una mano a stabilire gli obiettivi aziendali. Ma in alcune circostanze questo non basta e sarà meglio guidare per mano i propri dipendenti, stabilendo un programma settimanale e uno giornaliero. Quando il dipendente si siede alla scrivania deve già saper cosa fare quel giorno e deve anche aver presenti i tempi in cui si svolgono le diverse mansioni. Le riunioni che puntino ad avere una gestione del tempo condivisa non sono mai inutili. Per questo sarà bene tagliare alcune riunioni considerate perdite di tempo, per puntare invece a quelle più pratiche.
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Durante il time management bisogna avere la lucidità di conoscere le priorità dei diversi compiti. Sarà ancora una volta il manager ad avere quell’occhio lungimirante capace di dare una scala di valore ad ogni tassello, per lavorare sempre di comune accordo con l’intera squadra. Infine bisogna saper delegare le attività considerate più lunghe nella loro esecuzione. Ricorrere a talenti esterni può essere una buona soluzione per cose più tecniche o di difficile soluzione.