Musica sul posto di lavoro? Può avere risvolti positivi

di Luca Grillo

19 Novembre 2009 10:00

In base ad uno studio inglese, l'ascolto della musica sul posto di lavoro aiuta a migliorare l'umore e, di conseguenza, la produttività

L’Università di Sheffield, in Gran Bretagna, ha condotto uno studio avente come oggetto la relazione che intercorre tra musica e lavoro; i risultati hanno dimostrato come l’ascoltare musica favorisca l’umore del lavoratore.

Prima conseguenza diretta è l’aumento della produttività. Secondo la ricerca, anche lo stress subisce un effetto positivo andando progressivamente a ridursi, mentre migliorano i rapporti con clienti e colleghi.

Philip Vanhoutte, EMEA Managing Director di Plantronics, leader mondiale nella progettazione e realizzazione di auricolari e cuffie per la comunicazione, afferma che: «Gli effetti della musica sull’umore e la motivazione sono indiscutibili, i recenti studi dimostrano che tante persone ascoltano la musica sul posto di lavoro e ne ricevono un effetto positivo».

Sembrerebbe quindi una pratica consolidata e da adottare senza rischi; in realtà non è così. L’ascolto della musica sul luogo di lavoro, oltre ad offrire visibili effetti positivi, porta con se anche altre reazioni: aumento della distrazione (con conseguente possibilità di compiere sbagli od incorrere in infortuni) e mancanza di comunicazione vocale con i colleghi.

Per tale motivo, la musica non deve essere mai tenuta ad un livello sonoro troppo elevato. Che genere di musica ascoltare sul luogo di lavoro? Solitamente viene consigliato un genere definito rilassante, che aiuti a migliorare il proprio stato d’animo.

Ci sono anche delle categorie di lavoratori non particolarmente adatte all’ascolto della musica sul posto di lavoro: si pensi ad esempio ai direttori, ai responsabili degli uffici vendita e marketing, alle segretarie: insomma, tutte quei lavoratori in costante contatto con gli altri, clienti o colleghi che siano.

Non bisogna però pensare che negli uffici dove c’è necessita di comunicare frequentemente, non ci possa essere musica; è necessario solo trovare il giusto equilibrio rispettando le esigenze di tutti.

La musica rispecchia, tra le altre cose, anche umore e sentimenti; anche per questo motivo, software di messaggistica istantanea e alcuni network aziendali, permettono di vedere la selezione musicale dei colleghi ed in generale delle persone con cui si comunica.

È facile intuire quindi come questa pratica possa essere integrata in complesse strategie commerciali. Ma riusciranno dirigenti e manager ad accettare che i propri dipendenti uniscano il divertimento alla produttività?