Gestualità, mimica e postura nel processo di comunicazione

di Rosanna Marchegiani

9 Maggio 2011 07:30

Ciò che diciamo è importante tanto quanto il modo in cui lo diciamo. Quando comunichiamo con gli altri la comunicazione non verbale è cruciale.

Abbiamo un colloquio di lavoro, una riunione con dei colleghi o un appuntamento con un importante cliente e ci siamo preparati cosa dire per apparire convincenti e spigliati: bene ma, facciamo attenzione anche ai segnali che manda il nostro corpo. Quando comunichiamo con altre persone o con un gruppo, la comunicazione non verbale assume un ruolo importantissimo. I gesti del nostro corpo, delle mani e delle braccia, la mimica facciale, la postura che assumiamo mandano degli importanti messaggi attraverso i quali si può percepire la schiettezza, la partecipazione, l’interesse e l’attendibilità di quanto stiamo dicendo.

Paul Watzlawich afferma che la «comunicazione non verbale comprende i movimenti del corpo, le posizioni del corpo, i gesti, l’espressione del viso, le inflessioni della voce, la sequenza, il ritmo e la cadenza delle parole e ogni altra espressione non verbale di cui l’organismo sia capace e i segni di comunicazione presenti in ogni contesto in cui ha luogo una interazione».

Ciò che diciamo è importante tanto quanto il modo in cui lo diciamo e il corpo aiuta ad esprimerci meglio. Una comunicazione è efficace solamente  quando la comunicazione verbale e quella non verbale sono tra loro coerenti. I gesti del corpo non sono solamente il modo in cui la persona si muove, ma manifestano il modo in cui essa vive le relazioni.

Paul Ekman, famoso per il saper riconoscere le emozioni e le espressioni facciali, afferma che  mimica, atteggiamento, gestualità e postura formano un codice che ci permette di stabilire se la persona che abbiamo di fronte dice ciò che pensa o meno.

Chi durante una riunione di lavoro o un colloquio appare bloccato nei gesti ci trasmette la sensazione di essere agitato, impacciato, mentre chi ha una gestualità istintiva e naturale appare a proprio agio e ciò non può che facilitare la comunicazione.

Il volto e lo sguardo,  più di ogni altra parte del corpo, permettono di cogliere le emozioni della persona, i suoi stati d’animo, le sue reazioni. La gestualità, la mimica non possono fare altro che dare maggiore forza ai propri messaggi verbali.

Quando si è sciolti e spontanei esiste un sincronismo tra il messaggio verbale e la propria gestualità. Anche la postura aiuta a dare una sensazione di abilità, di competenza, di sicurezza di sé, ai propri interlocutori. Ad esempio, quando vediamo una persona con le spalle curve e le braccia penzoloni lungo i fianchi ci fa pensare che sia triste, ripiegata su se stessa, insicura.

La comunicazione non verbale può quindi svelare qualcosa che vorremmo tenere solo per noi e nascondere agli altri, ma se si impara a controllarla e a gestirla può anche aiutare nelle relazioni con gli altri.