I manager delle risorse umane sono senza dubbio le figure dirigenziali più esposte alle richieste di consigli – spesso personali – da parte dei dipendenti. Qual è il comportamento giusto da adottare in questi casi? Non esiste una regola fissa, naturalmente, tuttavia la scelta di dispensare suggerimenti ai lavoratori deve essere sempre ponderata.
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Problemi di salute, problematiche familiari, richieste di consigli per gestire i propri soldi o effettuare un investimento: la casistica è decisamente ampia, ma si possono stilare alcune regole base valide in tutte le circostanze, concetti chiave da tenere a mente per non rischiare che una consulenza del tutto informale possa essere percepita come una direttiva vera e propria.
- Dare consigli solo su richiesta, evitando di dispensare suggerimenti se non richiesti apertamente.
- Sforzarsi di presentare un suggerimento sotto forma di esperienza personale: meglio iniziare con un “Ecco quello che ho fatto io in un caso simile …”, piuttosto che con un “Ecco cosa devi fare”.
- Evitare di dare consulenza su temi estremamente personali, che potrebbero mettere a rischio la propria professionalità.
- Mai fare pressione su un dipendente affinché applichi alla lettera il consiglio ricevuto.
- Evitare di “punire” un dipendente che non ha voluto seguire un suggerimento dato in precedenza, facendo in modo che le conversazioni informali non vengano confuse con le direttive aziendali.
- Chiarire sempre che il consiglio viene dato in amicizia e che esula dall’ambito professionale.
- Cercare di sottolineare sempre il proprio ruolo, chiarendo come la propria disponibilità ad elargire consigli privati non sia illimitata.
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