«Tutti pensano di essere un leader ma la maggior parte di loro è molto lontana dall’esserlo». Queste le parole di Mike Myatt, l’autore di “Leadership Matters…The CEO Survival Manual” nonché managing director e chief strategy officer di N2growth. Il quale aggiunge: «la dura realtà è che viviamo in un mondo invaso da aspiranti leader. Per quanto alcuni non vogliano ammetterlo, non tutti possono o devono diventare un leader. Essere semplicemente desiderosi di essere un leader non significa che una persona abbia poi il carattere, l’abilità e il coraggio necessari per essere davvero un leader».
L’autore ammette anche di non capacitarsi del fatto che così tante persone occupino posizioni di leadership senza meritarlo, e stila una lista di fatti che segnano una linea di demarcazione tra chi è un buon leader e chi no. Occhio quindi a finire dalla parte giusta!
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Non sei un buon leader se non ottieni risultati, il punto di partenza di Mike Myatt. Un’equazione semplice: «No risultati? No leadership». Non sei un buon leader seppure ottieni risultati, ma lo fai nel modo sbagliato. «Se abusi della tua influenza, tratti male gli altri e confondi la manipolazione con la leadership, potrai vincere alcune battaglie, ma perderai la guerra alla fine». Non sei un buon leader se sei indifferente. «Semplicemente non puoi essere un buon leader se non ti interessi a quelli che sono sotto di te».
Non sei un buon leader se punti a tenere la tua posizione e metti sempre avanti i tuoi interessi personali. Ma anche se preferisci fare promesse piuttosto che occuparti a mantenerle una per una, oppure se restringi i confini dei tuoi collaboratori, dicendo troppo spesso loro che non sanno fare questo o quello piuttosto che spendendo il proprio tempo a mostrare loro come farlo. Un punto importante: Non sei un buon leader se segui le regole invece di superarle. «Lo status quo è il grande nemico della leadership», sottolinea Myatt, che tesse le lodi dei cambiamenti.
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Non sei un buon leader se allontani i talenti, invece di attirarli verso di te, e non sei un buon leader nemmeno se non sai usare l’IO per assumerti le responsabilità degli insuccessi e il NOI per attribuire i meriti di un successo al lavoro di tutta la squadra. Infine, non sei un buon leader se pensi più all’organizzazione e alla pianificazione che alle persone.
«Senza le persone», conclude provocatoriamente Myatt, «come pensate infatti di poter esercitare la vostra leadership»?