Il curriculum vitae di un candidato non dovrebbe essere solo letto, ma anche interpretato: un compito non semplice che ricade sui responsabili delle risorse umane, alle prese con una prima ma decisiva scrematura nel mare di risposte agli annunci di lavoro.
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Come leggere tra le righe di un CV? Come capire se le informazioni riportate sono reali oppure se corrispondono al vero solo parzialmente? Ecco alcuni consigli.
La prima impressione è basilare: il curriculum vite dovrebbe essere facilmente leggibile, chiaro, ben strutturato e privo di errori. La mancanza di cura nella stesura di questo documento deve rappresentare l’attribuzione di un “punteggio” negativo al candidato, indipendentemente dai dati contenuti.
Prestare attenzione al target di riferimento: ciascun CV deve essere costruito ad hoc per l’azienda o, meglio, per la posizione lavorativa alla quale si desidera accedere. A chi si occupa di recruiting, quindi, devono saltare subito all’occhio le competenze e le qualifiche richieste, informazioni che spesso si perdono nel testo.
Controllare le informazioni di contatto: l’indirizzo e-mail del candidato deve essere sempre professionale, quindi cestinare CV che contengono indirizzi frivoli o fantasiosi.
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Attenzione alle date: cercare corrispondenza tra le date segnalate nel percorso di studi, per verificare la veridicità delle qualifiche acquisite.
Essenzialità e stabilità: il CV non deve contenere informazioni superflue, tuttavia è bene anche accertarsi che il percorso professionale possa garantire stabilità e metta in evidenza il continuo impegno del candidato in ambito professionale.