Per essere un mentore affidabile e riuscire a trasferire conoscenze e competenze in modo efficace è necessario possedere alcune qualità personali di base, tra le quali non deve mancare il reale interesse a costruire il successo e contribuire alla crescita professionale di un’altra persona.
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Affidabilità, onestà, credibilità, capacità di ascolto, empatia e imparzialità sono doti fondamentali, tuttavia il mentore deve saper dosare al meglio il suo aiuto evitando di dominare, fornendo tutti gli strumenti per risolvere un problema senza agire in prima persona.
Il mentore è quindi innanzitutto un modello positivo da seguire e deve costruire una relazione solida e duratura con il suo mentee, interessandosi a lui come individuo e garantendo lo sviluppo di ottime capacità personali e professionali.
La condivisione di esperienze e punti di vista è decisiva, ma alla base della relazione tra mentor e mentee deve esserci l’entusiasmo per il lavoro che si svolge. Anche per questo il mentore deve saper fornire feedback costruttivi, necessari per promuovere la crescita e superare ostacoli e debolezze.
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Non meno importante per la formazione delle risorse “junior” sono le relazioni costruite all’interno dell’ambiente lavorativo: il mentore deve essere sempre rispettato da colleghi e collaboratori, rispettando le opinioni e le iniziative di tutti.