Inevitabilmente con l’avvento del mese di luglio si rinnova una questione spinosa: meglio staccare completamente la spina per un po’ e dedicarsi ad altro oppure meglio investire qualche ora durante le giornate di vacanza per tenere i contatti con il proprio ambiente di lavoro? Un problema che sembra ormai toccare una parte consistente dei professionisti, ai quali è sempre meno concesso il tempo necessario per dimenticarsi delle proprie attività. Pena un recupero stressante nel momento del ritorno. E qualche affare che potrebbe non concretizzarsi.
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Meglio forse allora non staccare completamente la spina, come fa ormai più della metà di quanti si rechino in villeggiatura, ma dedicare qualche ora delle proprie vacanze alla propria attività, facendolo con intelligenza. Il primo beneficio sarà certamente quello di potersi concedere qualche giorno in più. Chi infatti oggi come oggi può permettersi due/tre settimane senza controllare le e-mail o senza seguire le vicende della propria azienda?
In secondo luogo, la voglia di staccare a tutti i costi nasconde una certa frustrazione verso la propria occupazione. Possibile che durante le giornate di vacanza non si trovi il tempo per spendere un’ora concentrati sulle proprie attività, magari facendolo all’aria aperta invece che nella solita cornice dell’ufficio? Così facendo vi troverete ad aver sottratto solo una decina/quindicina di ore alle vostre vacanze, con tutte le rimanenti da dedicare alla cura della famiglia, al divertimento e al rilassamento.
La cosa veramente importante è trovare l’equilibrio con le esigenze della propria famiglia o delle persone care con cui ci si accompagna. Un’ora rubata durante la prima mattinata non sarà certo un problema, e con un po’ di organizzazione ritagliarsi lo spazio giusto non sarà un’impresa difficile.