Quando il leader sa ispirare

di Chiara Basciano

2 Settembre 2013 12:00

Per saper essere d?ispirazione per i collaboratori è necessario conoscere le loro motivazioni. E sapervi andare incontro.

Ispirare i propri collaboratori al punto da coinvolgerli nei grandi progetti aziendali. Più facile a dirsi che non a farsi, se è vero che una recente ricerca che ha coinvolto i professionisti delle risorse umane d’oltreoceano ha messo in luce come nel 64% dei casi sia proprio il manager a non saper riconoscere quali sono le cose che motivano davvero i dipendenti, nel 41% dei casi il manager non tenga nel giusto valore le iniziative chiave delle risorse umane e nel 32% dei casi sia il manager a non investire in cultura aziendale, non dandole quindi la giusta importanza.

Quando il capo mette in atto qualcuno di questi (apparentemente frequenti) comportamenti, il messaggio che passa verso i dipendenti può sostanzialmente ridursi a: “non siete importanti per me”. Quindi su cosa si può strategicamente puntare per evitare di demotivare i dipendenti, ma anzi per far sì che dal loro coinvolgimento scaturiscano effetti positivi per il business aziendale?

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Sicuramente conoscere le loro motivazioni, e ricordarsene ogni volta che bisogna dare a qualcuno un riconoscimento. Un manager che sa informarsi su quali siano le priorità dei dipendenti, e che sa capire quanto possano essere diverse da quello che lui stesso si aspettava, si avvicina decisamente ai suoi collaboratori. Importante poi dare supporto non solo formale alle iniziative chiave che riguardano le risorse umane, e nello stesso tempo lavorare per la creazione di una forte cultura aziendale, che risulti più inclusiva possibile e attenta alle esigenze dei dipendenti.

Solo in questo modo si può sperare di avere al fianco collaboratori leali che facciano il bene dell’azienda. Un particolare non da poco, specie quando si debbano attraversare, come spesso accade di questi tempi, momenti difficili nei quali l’unità e la collaborazione diventano fondamentali.