Due dipendenti su otto cercheranno nuove opportunità di carriera nel corso del 2014, abbandonando l’impiego attuale e costringendo l’azienda a nuove e dispendiose campagne di recruiting. Questa è la previsione di CarrerBuilder, che ha monitorato le intenzioni di un campione di oltre 3mila lavoratori fulltime attivi in ambito internazionale.
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Cosa spinge i dipendenti verso la ricerca di nuove prospettive di impiego? L’insoddisfazione deriva, nel 58% dei casi, dalla constatazione di una mancata valorizzazione da parte del datore di lavoro, così come dalla necessità di migliorare la propria situazione economica.
Stando a quanto afferma l’indagine, il 45% degli interpellati ammette di non essere soddisfatto per quanto concerne le attuali opportunità di carriera, mentre il 39% lamenta carenti iniziative in materia di conciliazione vita-lavoro.
La ricerca illustra anche quali sono le motivazioni che si celano dietro la fedeltà all’azienda dimostrata da una buona fetta di dipendenti, per nulla intenzionati a guardarsi intorno: a fare leva sulla decisione di non cercare nuove opportunità di carriera è spesso l’ambiente di lavoro caratterizzato da ottime relazioni con capi e colleghi, così come il sistema di premialità attivato in azienda.
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I lavoratori sembrano apprezzare anche i programmi formativi attivati dal datore di lavoro, tuttavia sono i progetti volti a favorire l’equilibrio tra vita professionale e famiglia a rappresentare un incentivo decisivo per continuare a lavorare per la stessa azienda garantendo sempre ottime prestazioni.