Trovare nuovi talenti e individuare il candidato ideale per occupare una posizione in azienda è un’operazione più complicata di quanto si possa pensare. Capita infatti non di rado che per scovare la risorsa giusta si debba passare attraverso quattro colloqui, coprendo un arco temporale che può estendersi fino a due mesi.
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I tempi della selezione del personale sembrano quindi allungarsi progressivamente, stando a quanto rivela una ricerca commissionata da Robert Half e condotta su un campione di cento responsabili e direttori HR italiani.
Fino a otto settimane, quindi, per completare il processo di recruiting e decretare l’assunzione del candidato migliore: se il 45% degli interpellati dichiara di riuscire a portare a termine la selezione in un mese, il 35% ammette invece di aver bisogno di cinque settimane per scegliere la risorsa giusta. Un buon 14%, infine, sostiene che siano necessari non meno di due mesi.
Ma cosa determina il prolungamento dei tempi? Lo rivela Matteo Colombo, Country Manager di Robert Half: «I tempi di selezione sono tanto più lunghi quanto maggiori sono le responsabilità del ruolo che si ricerca. I profili con una certa esperienza, spesso, sostengono più colloqui in azienda con diversi interlocutori comportando, necessariamente, il dilatarsi del processo di recruiting.»
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L’indagine svela anche cifre interessanti che illustrano, nel dettaglio, il meccanismo di selezione del personale: per il 46% degli uffici HR intervistati il numero dei candidati coinvolti varia da 4 a 6, mentre per il 33% la rosa dei potenziali neo assunti coinvolge da 7 a 10 persone. Se per il 14% i candidati tra i quali scegliere sono in genere 11 o 15, il 7% riduce drasticamente il numero fino a 3.