Gap generazionale: come evitare tensioni

di Teresa Barone

26 Febbraio 2014 11:00

Giovani dipendenti e colleghi più maturi sono spesso ai ferri corti, ma gli screzi portano via 5 ore di lavoro a settimana: ecco qualche consiglio.

I conflitti tra colleghi limitano notevolmente la produttività: una teoria condivisa e supportata da numerosi studi che sembra trovare conferma all’interno di ambienti di lavoro caratterizzati dalla presenza di numerosi lavoratori appartenenti a diverse fasce di età.

=> Scopri l’importanza dei questionari di autovalutazione

Prendendo in considerazione gli esiti di una ricerca statunitense, ad esempio, circa un lavoratore su tre ammette che i battibecchi con i colleghi più giovani (o più maturi) occupano cinque o più ore a settimana, un notevole dispendio di tempo ed energie che nuoce al rendimento.

Gli stereotipi legati all’età sono molteplici, basti pensare all’appellativo di “pigro” riferito sia ai lavoratori più giovani, accusati di non essere abbastanza umili, sia ai colleghi più anziani epitetati come infiacchiti. In ogni caso, sembra che la maggior parte dei dipendenti sia incapace di risolvere i conflitti sul lavoro in modo pacifico e costruttivo, e questo indipendentemente dagli anni di lavoro alle spalle.

Comune a tutte le generazioni, inoltre, è l’incapacità di risolvere rapidamente ed efficacemente i problemi attraverso discussioni aperte e dialoghi costruttivi: le strategie per migliorare le relazioni tra lavoratori in difficoltà a causa del gap anagrafico, tuttavia, non mancano.

=> Leggi perché le liti in ufficio riducono la produttività

Manifestare il proprio rispetto nei confronti del collega più giovane o più maturo è senza dubbio il primo passo da compiere per instaurare un rapporto di reciproco rispetto, evitando preconcetti e giudizi affrettati dettati solo dall’apparenza o frutto di eventuali dicerie.

Meglio affrontare subito qualsiasi dubbio o problema che può insorgere durante la collaborazione, evitando di accumulare tensione che può sfociare in aperto contrasto. Presupposto fondamentale per creare una relazione proficua, infine, è mostrarsi aperti al dialogo, non solo esprimendo il proprio parere ma anche invitando l’altro ad esporre il suo punto di vista.