Non solo curriculum vitae: il profilo LinkedIn rappresenta un valore aggiunto, un’occasione per delineare al meglio il ritratto di un candidato valutandone risorse, competenze, risultati raggiunti ed eventuali referenze.
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Per i professionisti, infatti, il profilo LinkedIn riveste un’importanza notevole per fare buona impressione ed essere notati dai recruiters che sfruttano le risorse offerte dai social media per valutare una potenziale nuova risorsa a trecentosessanta gradi.
Ma quali sono gli aspetti più importanti di cui tener conto? La foto scelta dal professionista per completare il suo profilo deve essere, appunto, professionale e appropriata alle caratteristiche e alle finalità di questo specifico social media.
Il titolo deve preferibilmente illustrare al meglio il settore di attività, così come riveste molta importanza la descrizione dettagliata delle esperienze professionali svolte, dei datori di lavoro e della formazione.
Da osservare con attenzione, inoltre, sono le eventuali competenze e abilità descritte, soprattutto se ordinate con cura e strutturate in ordine cronologico decrescente, dalla più recente fino a quelle passate.
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Anche dare uno sguardo ai gruppi di interesse del candidato aiuta a completare il suo profilo, che spesso si arricchisce di esperienze di volontariato: più del 40 per cento dei responsabili delle assunzioni intervistati da LinkedIn, infatti, ha ammesso di ritenere il volontariato equivalente a una qualsiasi esperienza di lavoro formale.