Google è, a detta della classifica Great Place to Work, il posto migliore in cui lavorare, tanto da ispirare anche il film Gli stagisti – con la coppia Owen Wilson e Vince Vaughn – in cui viene dipinta un’azienda parcogiochi attenta a dare importanza ad ogni singolo individuo.
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Anche se la realtà sarà meno rosea di quella dipinta è pur vero che i suoi massimi capi si rendono conto delle necessità dei dipendenti. Le ultime dichiarazioni fatte da Larry Page ne evidenziano lo stile generale. Il numero uno di Google ha infatti dichiarato che bisognerebbe lavorare di meno, con una media di quattro giorni a settimana.
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Page ha dichiarato «Se si pensa alle cose di cui si ha bisogno per essere felici, gli antropologi hanno identificato casa, sicurezza e opportunità per i figli. Non è difficile per noi provvedere a queste cose» inoltre «l’idea che tutti debbano lavorare freneticamente per soddisfare le esigenze delle persone è semplicemente non vera».
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Non è comunque il primo a fare questo discorso nella Silicon Valley, riprendendo apertamente la teoria sviluppata da Richard Branson, fondatore di Virgin Group, per cui il part time è la tipologia di lavoro da preferire su tutte. Il discorso appare molto virtuoso ma confuso. Rimane in sospeso la questione sulle retribuzioni, infatti è chiaro che tutti vorrebbero lavorare meno ma guadagnare lo stesso. Che Page nasconda un segreto per realizzare il sogno di tutti?