Non sono solo le chiacchiere con i colleghi o pause caffè troppo lunghe a far perdere tempo prezioso in ufficio, causando un calo delle prestazioni e una qualità del lavoro che diventa progressivamente scadente.
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Una recente infografica realizzata da Yast negli USA, ad esempio, svela come spesso i motivi che si celano dietro gli “sprechi di tempo” sul lavoro debbano essere cercati tra le attività strettamente legate alle mansioni professionali: il 47% degli intervistati, infatti, punta il dito contro riunioni e meeting organizzati pressoché quotidianamente, anche quando non sono giustificati da ragioni effettivamente valide.
Se per il 23,4% è la socializzazione con i colleghi a provocare distrazione, il 69% ammette di impiegare buona parte del tempo in ufficio per cercare un nuovo lavoro.
Dando un’occhiata ai dati relativi all’utilizzo della Rete e dei social network in orario di lavoro, al primo posto tra le distrazioni compare Facebook, seguito da LinkedIn, Yahoo, Google, Twitter e Pinterest.
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Il social in blu, ad esempio, viene abitualmente “visitato” dal 77% dei lavoratori in orario d’ufficio, sottraendo anche fino a due ore di lavoro ogni giorno.