EQ: il segreto del successo

di Chiara Basciano

10 Settembre 2015 11:00

Individuare i tratti comuni di chi possiede un alto livello di intelligenza emotiva.

L’intelligenza emotiva sta entrando a pieno diritto nel mondo della selezione del personale. Riuscire ad individuare chi la possiede ed è capace di coltivarla però non è cosa facile, perché fatta di tanti piccoli elementi che si mischiano sapientemente tra loro.

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Anche per i manager è importante riuscire a capirne la portata, in modo da utilizzarne al meglio ogni sfumatura, sia per sé stessi che per migliorare le potenzialità dei dipendenti. Per capire chi la possiede e in che misura si possono carpire alcuni segnali.

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Possedere un vocabolario legato alla sfera emotiva dimostra la capacità di carpirne ogni sfumatura. Purtroppo solo il 36% delle persone è in grado di farlo, questa minoranza infatti non dirà semplicemente di “stare male” ma saprà dire se si tratta di uno stato ansioso, se si è frustrati, semplicemente irritati e così via.

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Le persone con un EQ elevato avranno una speciale empatia e si mostreranno genuinamente curiose riguardo agli altri e ai loro sentimenti. Inoltre sono capaci di abbracciare il cambiamento e sono facilmente adattabili. Il loro punto di forza consiste nel saper distinguere le proprie debolezze così come i lati migliori, sfruttandoli al meglio in ogni occasione.

Non sono permalose ma conoscono il loro valore e sanno mettersi in discussione, riconoscendo inoltre la sottile linea tra lo scherzo e l’offesa. Infine sono soddisfatte di quello che hanno, cosa che elimina la sensazione di stress ma non impedisce di accogliere le novità e tentare di migliorare la propria posizione. Concludendo l’EQ è un’insieme di fattori che rendono una persona migliore è più felice, per questo non bisogna sottovalutarne la portata.