Ripartono le assunzioni: lo assicura il 35% dei manager e dirigenti italiani coinvolti nell’indagine promossa da Michael Page, il recente HR Barometer che mostra previsioni ancora più ottimiste da parte dei direttori delle risorse umane contattati a livello mondiale.
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Riprende la ricerca di talenti qualificati, anche grazie all’aumento delle risorse investite nel settore: le imprese italiane sembrano puntare molto sul capitale umano che svolge un ruolo determinante per il successo aziendale, soprattutto tenendo conto di alcuni fattori.
Se il 65% degli intervistati ritiene che il peso maggiore sia dato dalle performance dei dipendenti, il 58% pensa che le competenze siano fondamentali mentre per il 39% sono le performance manageriali a decretare a decretare il successo della società.
Osservando le opinioni dei direttori HR in merito alle priorità del comparto, la gestione del cambiamento rappresenta una necessità per il 38% degli intervistati, seguita da formazione, sviluppo e gestione delle performance.
Meno rilevanza viene affidata, in Italia ma anche al di fuori dei confini nazionali, all’employer branding, soprattutto in relazione alle misure promosse dai vertici per incentivare la diversità e l’integrazione all’interno delle aziende.
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L’indagine sottolinea anche il crescente potenziale strategico conferito alle risorse umane, che secondo il 62% dei manager italiani (l’86% a livello internazionale) è determinante per attirare e soprattutto fidelizzare i talenti.