L’arrivo di un nuovo capo, l’inizio di un progetto, l’affidamento di una mansione diversa: quando c’è di mezzo un cambiamento il livello di stress dei lavoratori schizza alle stelle.
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Sarebbe proprio il cambiamento e tutto ciò che comporta a rappresentare una notevole fonte di stress sul lavoro, stando a quanto afferma uno studio promosso da dalla ComPsych Corp.
Lo studio, che ha coinvolto 2mila dipendenti, sottolinea come a creare ansia e a destabilizzare i lavoratori sia soprattutto il timore di non soddisfare le aspettative dei manager proprio in occasione di un cambiamento (lo ha affermato il 31% degli intervistati), mentre in misura minore entrano in gioco l’aumento del carico di lavoro (18%) e gli eventuali conflitti con i colleghi che potrebbero inasprirsi proprio quando si è chiamati ad adattarsi a una novità (20%).
A turbare il personale ci sono anche le incertezze sul futuro (15%) e il dover acquisire nuove competenze e regole operative (13%).
«Il cambiamento è diventata una costante per molti luoghi di lavoro, sia negli Stati Uniti sia nel mondo. I dipendenti ci dicono che la maggior parte del disequilibrio che deriva dal cambiamento riguarda proprio il rapporto con i manager.»
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