Avere a che fare con documenti cartacei a lavoro rappresenta ancora la scelta più comune, nonostante la crescente diffusione di dispositivi elettronici che consentono di visualizzare gli scritti su schermo (dal PC agli smartphone e tablet).
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Un trend controcorrente, quindi, come dimostra la ricerca commissionata da Epson e condotta nel 2015 su un campione di oltre 3600 dipendenti europei: per l’88% degli interpellati, infatti, usare pagine di carta e stampare documenti sono attività quotidiane irrinunciabili.
«Dal nostro studio – ha affermato Flavio Attramini, Head of Business Sales di Epson Italia – risulta evidente che, nonostante i progressi in campo digitale, le persone continuano a lavorare con la carta e per determinate attività preferiscono stampare. La realtà è che stampare permette di lavorare più efficacemente e aumentare la produttività, ma è altrettanto importante limitare l’impatto sull’ambiente. Ad esempio, con la stampa inkjet, le aziende possono ottenere fino al doppio del numero di stampe rispetto a stampanti e fotocopiatrici laser di analoghe dimensioni, consentendo una riduzione dei rifiuti del 95% e con consumi energetici nettamente inferiori.»
Perché preferiamo la carta allo schermo? Perché il cartaceo consente una lettura più attenta e limita il margine di errore. Anche secondo la scienza leggere su documenti stampati non solo è più facile ma potenzia l’apprendimento e la memorizzazione, mentre lo schermo affatica la mente, richiede maggiore sforzo e più disciplina perché le distrazioni sono dietro l’angolo.