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SISTRI: proroga 2012, salvo in Manovra Finanziaria

di Noemi Ricci

Pubblicato 6 Settembre 2011
Aggiornato 1 Luglio 2013 14:24

La Manovra Finanziara ha salvato il SISTRI con proroga al 2012: la commissione Bilancio del Senato ha approvato l'emendamento che ripristina il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi. Soddisfazione per la Prestigiacomo.

Proroga SISTRI al 2012, con 5 mesi in più anche per le aziende del primo degli scaglioni 2011-2012 (1 settembre 2011): un emendamento alla manovra finanziaria bis ha salvato in calcio d’angolo – approvato all’unanimità con soddisfazione del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo – il sistema di tracciabilità dei rifiuti in commissione Bilancio a Palazzo Madama, che ora è al vaglio del Senato, rimandandolo per tutti al nuovo anno.

Il SISTRI era stato cancellato dalla prima versione della manovra finanziaria, più volte riveduta e corretta.

L’emendamento ha dunque ripristinato il tanto discusso sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, da anni istituito ma mai decollato a causa dei mille disservizi e difficoltà tecniche, Per il ministro rappresenta «un segnale importante per la difesa dell’ambiente e la tutela della legalità nel nostro Paese».

Ora è perciò necessario superare le difficoltà che gli operatori e le imprese interessate dal nuovo sistema hanno riscontrato nei diversi test, i cosiddetti “click day“: avviati per simulare a regime la procedura SISTRI, hanno avuto esiti negativi. La Prestigiacomo si dichiara «convinta che con l’opportuno rodaggio previsto e con gli interventi che si renderanno necessari per andare incontro agli operatori, il SISTRI partirà al meglio e si rivelerà un utilissimo strumento per le aziende e per la protezione del territorio».

Il salvataggio del SISTRI trova l’approvazione anche dei senatori del Pd, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, i quali l’hanno definita «un’ottima notizia». Bisogna vedere però se questa opinione sarà condivisa anche dagli imprenditori italiani interessati. Gli stessi senatori ammettono che «ora però il governo deve impegnarsi, da oggi fino all’entrata in vigore delle nuove procedure, per correggere i tanti difetti che hanno impedito finora l’efficace avvio del sistema complicando inutilmente la vita a imprese e operatori».

Il provvedimento per la rinascita del sistema di tracciabilità dei rifiuti prevede che le oltre 400mila imprese per le quali il SISTRI sarebbe dovuto entrare in vigore in questi giorni abbiano 5 mesi in più: quindi, ci sarà tempo tempo fino a febbraio 2012 per adeguarsi al sistema e dotarsi di tutti gli apparecchi necessari al suo funzionamento.

Chissà se questa sarà davvero la volta buona e se basteranno le sessioni di aggiornamento messe in calendario dalle associazioni di categoria in accordo con il ministero con lo scopo facilitare gli operatori e sviluppare un software più efficiente e usabile a colmare le lacune di un sistema utile sulla carta ma di fatto finora inapplicabile.